L’evoluzione della specie (della tesoreria aziendale) #finsubito prestito immediato

Fino a qualche anno fa parlare di tesoreria aziendale era piuttosto facile, perché era sufficiente definirla come la funzione aziendale che, all’interno dell’area Afc, era deputata all’attività di gestione quotidiana dei conti correnti e dei flussi finanziari. Sono bastati pochissimi anni per rendere tale accezione del tutto anacronistica e, ormai, inadatta a qualificare la tesoreria nel contesto attuale, il cui dinamismo è trainato dalla crescente complessità dei mercati, dalla continua accelerazione della tecnologia e dalla gestione avanzata dei dati. Come noto, i trend globali come il rapido avanzare dell’innovazione, lo sviluppo di processi decisionali basati su logiche Data Driven (Dddm) ed il generale fenomeno di decentralizzazione della finanza, hanno fatto assuregere a driver fondamentale proprio quella funzione aziendale che fino a poco tempo fa veniva considerata, a torto, di basso valore aggiunto. Il citato dinamismo del settore ha determinato, nel tempo, il passaggio da un ecostistema a regolazione lineare e monotona basata sulla relazione azienda-banca, ad un ecosistema a movimento circolare con al centro la tesoreria, o meglio la funzione Finance, chiamata a governare il complesso sistema relazionale con nuovi soggetti e differenti regole di funzionamento. Si pensi, ad esempio, ai numerosi operatori FinTech, alle soluzioni finanziarie oggi disponibili ed alle modalità di accesso a tali canali da parte delle imprese.

Grazie a questi canali alternativi, l’opportunità di funding per le imprese si basa sulla capacità di accelerare ed efficientare processi fondamentali dell’area Finance, quali la gestione del rischio, l’analisi predittiva dei clussi di Cassa e della Posizione Finanziaria Netta per poter pianificare al meglio i necessari investimenti al fine di individuare in modo accurato le fonti di copertura. In questo contesto, il ruolo delle tesorerie cambia radicalmente di fronte alla possibilità di ottimizzare la gestione finanziaria del capitale circolante mediante soluzioni di supply Chain Finance, tipicamente basate su piattaforme digitali e con processi di gestione snelli ma ben proceduralizzati. Parimenti, la capacità di forecasting mediante algoritmi complessi, governati con sistemi emergenti di Predictive Analysis e Machine Learning, rende più efficiente l’attività di analisi finanziaria a supporto delle decisioni strategiche d’investimento.

è evidente che dinanzi ad un tale scenario in continua evoluzione e crescente complessità, alla funzione Finance è richiesto un notevole sforzo per l’ampliamento delle competenze, dal momento che un solido background finanziario e l’utilizzo di sistemi avanzati di gestione della tesoreria, da soli non sono più sufficienti per garantire efficienza dei processi ed efficacia di risultato. Affinché il tesoriere del futuro possa realmente contribuire alla creazione di valore, deve allargare il perimetro delle proprie hard skills, includendo competenze basilari sia riferite all’ambito delle nuove tecnologie, come l’uso appropriato di sistemi di Intelligenza Articiale (IA) e di Robotic Process Automation (Rpa); sia connesse all’ampliamento delle opportunità di finanza alternativa offerte dal mercato, come ad esempio, la già citata Supply Chain Finance, i Mini-Bond/Basket-Bond oltre ad altri strumenti di Sustenability Finance che, in prospettiva, assumeranno una importante rilevanza in vista della crescente attenzione da parte delle imprese verso le tematiche connesse alla sostenibilità ed alla creazione di valore condiviso tra tutti gli stakeholders.

di Giuseppe Palamone, Dottore Commercialista e Revisore Legale Founding & Managing Partners Palamone & Partners