Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Milleproroghe, il tradizionale strumento di fine anno per spostare termini normativi e agevolare settori chiave. Quest’anno, il provvedimento si presenta più snello e approvato con un anticipo senza precedenti. Tra le principali novità emergono l’annullamento delle multe ai non vaccinati contro il Covid e lo stop alle sanzioni già emesse, comprese le cause pendenti e il rimborso di eventuali somme già versate.
Le imprese ottengono più tempo per mettersi in regola con l’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali, che slitta dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025. Inoltre, sarà possibile stipulare contratti a tempo determinato oltre i 12 mesi con causali semplificate fino a fine 2025. Prorogato anche di un anno il Fondo di garanzia per le PMI.
Nel settore sanitario, viene esteso fino al 2025 lo scudo penale per i medici, limitando la loro responsabilità ai casi di dolo o colpa grave, in risposta alla carenza di personale. Rimane in vigore fino al 2025 anche lo scudo erariale, che solleva gli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave.
Per il turismo, i contributi alle imprese situate nei comuni appenninici colpiti dalla scarsità di neve sono prorogati al 31 marzo 2025, insieme a crediti d’imposta e contributi a fondo perduto. Sono state semplificate le procedure autorizzative per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili in strutture turistiche o termali fuori dai centri storici.
Sul fronte fiscale, l’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA per gli enti associativi è rinviata al 2026. Nel mondo dello sport, slitta al 31 dicembre 2025 l’obbligo di introdurre organi consultivi nei contratti delle società sportive professionistiche.
Il decreto affronta anche nodi emersi in seguito a decisioni della Corte Costituzionale, come il trasferimento delle attività del Comitato per i LEP al Dipartimento per gli Affari Regionali. Si conferma un pacchetto di misure variegato, con l’obiettivo di agevolare settori chiave, alleggerire il carico normativo e sostenere imprese e lavoratori in un contesto di ripresa economica.
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