La Regione si appresta a completare l’adozione del Decreto Salva Casa, integrando una disposizione fondamentale precedentemente omessa. Dopo un lungo iter legislativo, iniziato la scorsa primavera con l’approvazione del decreto a livello nazionale, la Sicilia aveva recepito la normativa con una lacuna significativa. Durante la fase di recepimento all’Ars, a fine ottobre, un errore ha portato all’esclusione di un comma cruciale, relativo alla sanatoria per la “doppia conformità”. Questa disposizione, presente nel Decreto Salva Casa nazionale, consente la regolarizzazione di immobili costruiti in difformità o in assenza di autorizzazione, purché conformi alle normative urbanistiche vigenti sia al momento della costruzione che al momento della presentazione dell’istanza di sanatoria.
Un errore di “copia-incolla” e la corsa alla correzione
L’omissione, individuata quasi immediatamente dall’Assessorato all’Urbanistica, è stata attribuita a un errore durante la trasposizione del testo normativo. Nonostante i tentativi di rettifica immediata, i tempi tecnici hanno impedito l’inserimento del comma mancante prima della pubblicazione della legge. Per evitare di bloccare l’entrata in vigore dell’intero provvedimento, si è optato per una pubblicazione “monca”, con la promessa di un rapido intervento correttivo.
L’emendamento alla Finanziaria per il recupero della norma
L’Assessore all’Urbanistica, Giusi Savarino, ha annunciato il deposito di un emendamento alla Legge di Stabilità regionale per reintegrare la disposizione mancante. L’emendamento, che mira ad aggiungere il comma sulla doppia conformità al testo precedentemente approvato, dovrebbe essere discusso e votato a breve. Con l’approvazione dell’emendamento, la Sicilia allineerà definitivamente la propria normativa a quella nazionale, garantendo parità di trattamento ai cittadini residenti nell’isola.
Un percorso accidentato verso l’allineamento normativo
Il percorso di adozione del Decreto Salva Casa in Sicilia è stato caratterizzato da diverse complessità. L’autonomia statutaria della regione ha inizialmente creato alcune difficoltà nell’integrazione della normativa nazionale, richiedendo un’attenta valutazione delle possibili sovrapposizioni e conflitti. La decisione di recepire integralmente il decreto nazionale, annunciata dall’Assessore Savarino prima della pausa estiva, ha portato a una serie di dibattiti e discussioni all’interno dell’ARS, culminati nella seduta di fine ottobre in cui si è verificato l’errore. L’approvazione della Finanziaria, prevista per gennaio, segnerà il completamento dell’iter legislativo e l’effettiva equiparazione delle norme siciliane a quelle del resto d’Italia
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