È disponibile anche negli 11 uffici postali della città di Treviso il nuovo servizio di richiesta e rinnovo passaporti. Si arricchisce ulteriormente, quindi, il numero delle città nelle quali, grazie all’accordo tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno, residenti e domiciliati possono prenotare un appuntamento in ufficio postale e presentare la documentazione per il passaporto direttamente allo sportello.
In parallelo prosegue il servizio di estensione del servizio nei piccoli comuni coinvolti nel progetto Polis, con il rilascio o il rinnovo del passaporto attivo anche in altri 80 uffici postali dei comuni con meno di 15mila abitanti della provincia. I primi tre uffici postali erano stati abilitati la scorsa estate. Effettuare la richiesta è semplice. Basterà consegnare all’operatore dell’ufficio postale del proprio comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica, l’operatore raccoglierà le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.
Poste Italiane ha raggiunto con largo anticipo i suoi obiettivi di lancio dei nuovi servizi digitali, con l’avvio di oltre 3mila interventi, dei quali oltre 2.200 già terminati. Più di 23mila, invece, sono state le pratiche già concluse in circa 2.900 uffici postali e, di queste, circa 3.500 riguardano proprio il servizio passaporti. Numeri decisamente in crescita, che confermano l’importanza della trasformazione digitale compiuta dall’Azienda che, attraverso l’innovazione e la capillarità della sua rete, punta a favorire il processo di inclusione del Paese. L’obiettivo di Polis è quello di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese, superare il digital divide, sostenere la crescita delle comunità periferiche rendendo facile ai cittadini l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto, finanziato con i fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, permetterà entro il 2026 a Poste Italiane di dare un nuovo volto ai 7mila uffici postali dei piccoli centri, di cui circa 500 in Veneto e prevede un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, finanziato per 800 milioni con risorse del Piano complementare al Pnrr, mentre gli altri 400 milioni sono a carico dell’azienda.
L’elenco completo
Cornuda, Monfumo, Cison di Valmarino, Giavera Del Montello, Mansuè, Salgareda, Follina, Crespano Del Grappa, Ponzano Veneto, Cordignano, Casale Sul Sile, Caerano San Marco, Maserada Sul Piave, Loria, Quinto Di Treviso, Borso Del Grappa, Mareno Di Piave, Silea, Monastier, Ponte Di Piave, Resana, Roncade, Gorgo Al Monticano, Anzano, Gaiarine, Arcade, Fonte, Fontanelle, Col San Martino, Codognè, Cimadolmo, Istrana, Breda Di Piave, San Polo Di Piave, Altivole, Casella D’Asolo, Dosson, Carbonera, San Vendemiano, Trevignano, Spresiano, Sernaglia Della Battaglia, Castello Di Godego, Portobuffolè, Riese Pio X, Onigo, Ormelle, Possagno, San Zenone Degli Ezzelini, Segusino, Castelcucco, Nervesa Della Battaglia, Moriago Della Battaglia, Motta Di Livenza, Refrontolo, Olmi, Zenson Di Piave, Tarzo, Sarmede, Revine Lago, San Pietro Di Feletto, Miane, Vidor, Cavaso Del Tomba, Cessalto, Chiarano, Pieve Di Soligo, Colle Umberto, Crocetta Del Montello, Santa Lucia Di Piave, Susegana, Valdobbiadene, Vazzola, Volpago Del Montello, Zero Branco, San Fior, Bibano, Fregona, Maser, Morgano, Meduna Di Livenza, Orsago e Povegliano.
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