Una nuova proroga per l’entrata in vigore del regime IVA previsto per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), le società sportive dilettantistiche (SSD) e gli Enti del Terzo Settore (ETS) è stata ufficialmente annunciata dal Consiglio dei Ministri. La scadenza, inizialmente fissata per il 1° gennaio 2025 e della quale avevamo già approfondito le implicazioni, è stata posticipata al 10 gennaio 2026, offrendo così agli enti sportivi e del Terzo Settore un ulteriore anno di respiro per gli adeguamenti normativi ed operativi.
Cosa prevedeva il nuovo regime IVA, prorogato al 2026
Il nuovo regime IVA, originariamente previsto dal 1° gennaio 2025 (e già oggetto di proroga negli anni passati), avrebbe introdotto una serie di cambiamenti per le associazioni e gli enti non profit, tra cui:
- obbligo di apertura della partita IVA, necessaria per gestire anche le operazioni decommercializzate, precedentemente escluse IVA (“fuori campo”) ora (dal 10 gennaio 2026) “escluse”;
- obbligo di fatturazione elettronica, fatti salvi i casi di esonero, per le operazioni precedentemente non soggette;
- registrazione e certificazione delle operazioni tramite registratori telematici, fatti salvi i casi di esonero;
- nuovi adempimenti fiscali, come la dichiarazione IVA annuale e le liquidazioni periodiche, anche qui fatti salvi i casi di esonero.
Questi interventi hanno l’obiettivo di armonizzare la normativa italiana con gli indirizzi europei (), evitando le distorsioni del mercato, con un un aggravio gestionale per alcuni degli enti interessati, soprattutto quelli di dimensioni più contenute.
La proroga del regime IVA nello sport e nel Terzo Settore slitta al 10 gennaio 2026
Il Comunicato del Consiglio dei Ministri n. 107 (figlio del “Milleproroghe 2025” approvato dal Governo) ha in ogni caso confermato il rinvio al 10 gennaio 2026 per l’introduzione del nuovo regime IVA, dando seguito alle numerosi voci circolate nelle ultime settimane, dalla dichiarazione del Viceministro del Lavoro On. Maria Teresa Bellucci (ItaliaOggi, 24/11/2024) alla successiva conferma del Viceministro dell’economia On. Maurizio Leo alla fine dello scorso mese. Secondo quanto dichiarato, il governo dunque intende:
- evitare difficoltà per ASD, ETS tutti (APS ed ODV) e SSD che si trovano ancora in fase di adeguamento;
- semplificare ulteriormente gli adempimenti previsti, anche alla luce delle richieste di chiarimenti da parte degli operatori del settore.
Implicazioni per ASD, SSD ed ETS
La proroga del nuovo regime IVA consentirà sia agli interessati di avere maggior tempo per comprendere le future implicazioni adeguandosi ad esse ma lascerà altresì spazio agli attesi chiarimenti normativi sul tema, dal momento che ancora si attendono indicazioni definitive su aspetti incerti, come l’esonero dagli obblighi per determinate categorie di operazioni.
Questa novità rappresenta senza dubbio una boccata d’ossigeno per le associazioni sportive dilettantistiche, le società sportive dilettantistiche e gli enti del Terzo Settore, ma riteniamo doveroso oltreché necessario per gli Enti interessati iniziare ad approfondire sin d’ora le implicazioni che, presto o tardi, verranno introdotte dal nuovo regime IVA, posto che (per lo meno ad oggi) non è assolutamente in discussione l’obbligo di adeguamento alle previsioni contenute nella Direttiva Europea dalla quale tutto ha avuto origine.
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