PADOVA – È dal volto scoperto del ladro che partono le indagini sul maxi colpo al Duca d’Aosta in via San Fermo, all’alba di lunedì. I carabinieri che hanno acquisito il video delle telecamere di sicurezza interne ed esterne al negozio d’alta moda nel quale si vede il ladro in azione alle 5.30 di lunedì con solo una coppola a rendere – più o meno – difficile il riconoscimento del volto. Un particolare che ha portato i carabinieri ad acquisire anche le riprese dei giorni prima in modo da poter capire se il ladro abbia fatto dei sopralluoghi sul posto, cosa molto probabile vista anche la perizia e la calma del colpo in cui ogni cosa sembrava essere studiata nel dettaglio.
LA SCIENTIFICA
Le immagini del furto sono poi già state affidate al reparto scientifico dell’Arma che le analizzerà in cerca di una eventuale corrispondenza biometrica con i vari identikit presenti nella banca dati delle forze dell’ordine, che potrebbe rappresentare un bacino utile. Il colpo, spiegano dal Comando provinciale dell’Arma, è stato messo a segno da un professionista ed era stato pianificato. Questo mentre è ancora in corso la conta ufficiale dei danni, tra merce portata via e problemi strutturali.
TRE MINUTI
Poco più di 180 secondi, tanto è durato il blitz, senza che mai il ladro cercasse di guardarsi intorno per verificare di essere, o meno, osservato o ripreso. Alle 5.30 le telecamere di sicurezza esterne su via San Fermo lo inquadrano farsi avanti verso la porta d’ingresso del negozio: in una mano ha un grande borsone, nell’altra un attrezzo che poi risulterà essere il flessibile con il quale tagliare un rettangolo sulla porta del negozio ed entrare. È la zona non allarmata del Duca d’Aosta, dove sono esposti i capi di Valentino e di altri stilisti come Celine e Chloè. Una volta aperto il varco, il ladro recupera il borsone ed entra: apre i cassetti e anche dalle mensole fa razzia di piccola pelletteria, borse e scarpe. A dare l’allarme una donna che transitando nei pressi si è insospettita vedendo l’uomo armeggiare a ridosso della vetrina e ha avvisato il 112. Ma quando i carabinieri sono arrivati, del ladro restavano solo le immagini video.
L’ARRESTO
A poche decine di metri di distanza, invece, lunedì sera si è verificato un furto all’interno dell’Oviesse. Attorno all’orario di chiusura dello store, un vigilante ha notato un uomo aggirarsi con fare sospetto per il negozio e ha chiamato i carabinieri. Quando una pattuglia dell’Arma è arrivata nel negozio, ha bloccato l’uomo, un 30enne di Grisignano di Zocco (Vicenza) con diversi precedenti alle spalle per furto. Con sé aveva due giubbini dal valore totale di 250 euro, oltre a un tronchesino utile a liberarsi dall’antitaccheggio per poter così passare indenne il metal detector all’uscita. Arrestato e portato in casera, ieri mattina il 30enne vicentino era in tribunale per la direttissima, al termine della quale è stato condannato a 4 mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) ed è stato scarcerato.
La merce rubata dagli scaffali dell’Oviesse è stata invece subito restituita al direttore del negozio che si affaccia su via San Fermo e guarda dritto al Duca d’Aosta.
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