Un uomo, difeso dall’avvocato Marco Geremia, è accusato di appropriazione indebita di quote societarie dopo la vendita all’asta.
L’imputato, secondo l’accusa, in qualità di rappresentante legale di una società soggetta a procedura esecutiva mobiliare, non avrebbe consegnato le quote della società a chi si era aggiudicato la vendita all’asta.
Il Tribunale di Perugia aveva disposto la vendita del 100% delle quote di partecipazione al capitale sociale dell’azienda, tramite l’Istituto vendite giudiziarie. La gara telematica si concludeva con l’aggiudicazione dell’insieme dei beni pignorati, lasciati in custodia all’imputato. Per la Procura di Perugia avrebbe omesso “di consegnare all’aggiudicatario la documentazione contabile, societaria e fiscale, di cui aveva materiale disponibilità, nonostante le reiterate richieste” dell’aggiudicatario dell’asta.
Per l’accusa se ne sarebbe appropriato indebitamente “al fine di trarne ingiusto profitto” con danno “per il nuovo proprietario delle quote societarie, costretto a lasciare la società in totale stallo”, sottraendosi “dolosamente agli obblighi di consegna derivanti dall’ordinanza di aggiudicazione emessa e notificata dal giudice civile”.
Secondo l’accusa l’imputato avrebbe tenuto “una condotta ostruzionistica, tesa a ostacolare o impedire l’esercizio delle attività di partecipazione alle attività sociali e lo svolgimento delle attività di gestione e controllo spettanti al nuovo socio”.
La Procura contesta all’uomo la recidiva reiterata, specifica nonché infraquinquennale anche dopo l’esecuzione della pena. La difesa ha chiesto un rinvio per avanzare una richiesta di riti alternativi.
Il nuovo proprietario delle quote societarie si è costituito parte civile tramite l’avvocato Isabella Tonzani.
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