Non si ferma la lotta della rete nazionale del Social Forum dell’Abitare contro la speculazione abitativa e l’espulsione degli abitanti dai centri storici delle città. Oggi, venerdì 13 dicembre, dalle 18 partirà un corteo da piazza del Pigneto per dire “no” alla turistificazione, al boom degli affitti brevi e agli sfratti.
Il Social Forum dell’Abitare
Il Social Forum dell’Abitare si è costituito a Bologna lo scorso aprile, grazie alla partecipazione di decine di realtà associative, molte appartenenti al Terzo Settore. Dalla Cgil a Nonna Roma, da Spin Time all’Arci, dall’Unione Inquilini al Sunia l’obiettivo comune è quello di chiedere alle istituzioni locali e nazionali un intervento normativo per frenare il proliferare degli affitti brevi a discapito delle locazioni lunghe e, per quanto riguarda Roma, l’applicazione effettiva di un piano casa che risolva la precarietà abitativa di migliaia di famiglie.
Affitti alle stelle e precarietà abitativa
“Roma è diventata inabitabile. Gli affitti, aumentati fino all’80%, spingono studenti, famiglie, lavoratrici e lavoratori, pensionati fuori città – si legge nella nota di lancio del corteo di oggi -. Interi patrimoni privati restano vuoti per gonfiare i prezzi, mentre il patrimonio pubblico è abbandonato. Salari fermi da decenni e precarietà rendono una casa dignitosa un sogno per ancora troppe persone”. Nella Capitale oltre 3mila nuclei sono sotto sfratto, la quasi totalità per morosità. Molti hanno dovuto lasciare Roma, scegliendo di vivere lontano dal Raccordo “a causa di affitti insostenibili”.
Privi di identificazione, senza misure di sicurezza. A Roma i b&b non rispettano le regole
Boom Airbnb e spopolamento del centro
“Gli affitti brevi sono il simbolo di questa crisi – continuano dal Social Forum -: mentre in città ci sono meno di 400 stanze a meno di 500 euro al mese, oltre 34mila annunci Airbnb dominano il mercato. I fondi del Giubileo e del Pnrr vengono usati per rinnovare il centro, mentre gli abitanti lo abbandonano (-38%, dati Istat). Oltre 20mila studenti cercano una stanza in uno studentato, ma solo 3mila trovano risposta dalla Regione secondo i dati LazioDisco”.
Le richieste delle associazioni
Le richieste sono sempre le stesse: attuare il piano casa, rendere operativa l’Agenzia per gli affitti prevista nella strategia abitativa approvata a luglio 2023 (e la cui bozza di delibera sarà resa pubblica a giorni, prima di approdare in giunta), approvare la moratoria sugli sfratti durante il Giubileo come chiesto anche dal sindaco Gualtieri con l’appoggio (non apprezzato da Forza Italia e Federcasa) di Rocca, una regolamentazione degli affitti brevi per il centro e le periferie. “La città necessita di valorizzare il patrimonio pubblico – conclude il Social -, recuperando immobili dismessi per creare nuovi alloggi, chiediamo per questo investimenti nell’edilizia popolare, per alloggi dignitosi e case a chi ne ha bisogno, e inoltre lo stop alla speculazione privata, per recuperare gli immobili inutilizzati e favorire canoni d’affitto sostenibili”.
L’Alleanza Municipalista
Nel frattempo, si è costituita a livello nazionale anche un’Alleanza Municipalista, composta da sindaci e assessori alle Politiche abitative (tra loro quello romano, Tobia Zevi, insieme al minisindaco di Garbatella Amedeo Ciaccheri) che il 12 dicembre è scesa in piazza per un sit-in di fronte al Parlamento. L’obiettivo è quello di stimolare il Governo Meloni a riconoscere l’emergenza abitativa nazionale e la carenza di risposte politiche ed economiche al problema. Per riuscirci, l’Alleanza ha stilato un elenco di cinque punti, un “manifesto” dal quale partire per invertire la rotta: l’approvazione di una legge quadro sull’edilizia pubblica e sociale, l’assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati, il rifinanziamento del fondo per la locazione e per la morosità incolpevole, una legge nazionale che regoli gli affitti brevi, una misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora.
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