PORDENONE – La prescrizione ha “rosicchiato” tutto ciò che poteva essere contestato nel 2016 e in parte nel 2017. Ciò che è rimasto punibile ha però comportato all’informatico della Venice Investment Group una condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione, oltre a 3.600 euro di multa. Così ha deciso ieri, 12 dicembre, il giudice monocratico Francesca Vortali per Massimo Minighin, 48enne di Fossalta di Portogruaro indicato come l’autore del software utilizzato da Fabio Gaiatto per rendere noti ai risparmiatori rendimenti delle operazioni fatte con la Venice. Rendimenti che erano fasulli. Minighin, difeso dall’avvocato Cristiano Leone, ieri è stato condannato per 26 delle 120 truffe ricostruite dal sostituto procuratore Monica Carraturo grazie alle indagini della Guardia di finanza di Portogruaro. La prescrizione ha tenuto “vive” soltanto sette parti civili, alle quali il giudice ha riconosciuto risarcimenti per oltre 130mila euro, di cui 58mila soltanto al risparmiatore che si era costituito con l’avvocato Alfio Cicuto.
Il processo riguarda il cosiddetto “Gaiatto bis”, un troncone valutato separatamente rispetto al processo madre. La Procura contestava la truffa aggravata ai danni di 120 risparmiatori che attraverso la Venezia avevano versato 11.126.000 euro. Il danno è stato calcolato in 7.820.000 euro, perché circa 3,3 milioni sono stati restituiti. La posizione di Minighin, processato con rito ordinario, è stata stralciata da quelle di Gaiatto e altri collaboratori dell’ex commerciante di Portogruaro. L’avvocato Leone ha ribadito che Minighin non ha partecipato alla truffa, non ha mai incontrato o parlato con i risparmiatori e che si è limitato ad eseguire la manutenzione del sito della Venezia già realizzato da altri e sempre su indicazione di altre persone. L’inserimento dei relativi agli investimenti? Minighin ha negato di essere mai intervenuto inserendo rendite inventate che non facevano altro che convincere i risparmiatori di aver fatto un buon investimento. Per il pm Carraturo perizia informatica, mail e tracce di interventi sistematici sul software non lascerebbero dubbi sul coinvolgimento di Minighin.
La motivazione della sentenza sarà pubblicata tra 45 giorni. «La prescrizione – spiega la difesa – è imminente anche per le altre truffe contestate». È stata invece confermata dalla Corte d’appello di Trieste la condanna a 4 anni di reclusione inflitta all’informatico sempre nell’ambito della vicenda della Venezia: il procedimento è in attesa di essere trattato in Cassazione.
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