SUMIRAGO – «Questa giunta è in continuità con la linea della precedente maggioranza e dopo due anni e mezzo non ci sono grosse novità»: è questo il punto fatto da Stefano Romano, capogruppo di Meloni – Noi per Sumirago, in occasione della conferenza stampa tenuta oggi, sabato 14 dicembre, a Villa Molino insieme a Silvana Giamberini e Marilena Cunati, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale di Viviamo Sumirago. Le forze di opposizione hanno voluto mettere in evidenza «alcune criticità» per cui l’amministrazione è stata «latente o assente nel governare un territorio complesso come il nostro – nonostante il numero ridotto di abitanti vanta un’estensione pari a quella di Cassano Magnago – che va perciò gestito con attenzione e cura».
Opportunità non sfruttate
«Oggi ci troviamo i conti in ordine ma un un territorio devastato», ha dichiarato riguardo agli investimenti Romano, che ha imputato all’amministrazione la mancata capacità, dopo l’uscita dal piano di riequilibrio, di reperire risorse finanziarie. Soprattutto a fronte del Pnrr, che ha dato la possibilità anche ai piccoli Comuni, se consorziati, di trovare risorse: «È stato disatteso e così è andata anche per i fondi regionali. Tanto che per la ristrutturazione di una scuola il Comune ha dovuto chiedere un mutuo, creando così a un nuovo reindebitamento». Tra i punti messi in rilievo dal capogruppo anche la situazione incerta dei beni immobili – «non vengono utilizzati e non hanno una destinazione certa» – e in particolare la proposta, avanzata da Meloni – Noi per Sumirago e bocciata dalla maggioranza, di trasformare l’ex scuola materna di Quinzano in un un centro diurno per disabili: «Rischia di fare la stessa fine degli altri edifici, che si trovano in uno stato di abbandono».
Dipendenti comunali sotto organico e fuggi fuggi
Giamberini ha richiamato l’attenzione sullo stato del personale comunale, che si trova sotto organico. «Abbiamo due dipendenti in meno e mi è stato detto che, se uno va via perché vince un concorso, succede perché vale. Io parlerei invece di un fuggi fuggi: negli uffici si respira un’aria pesante perché non ci sono collaborazione e dialogo con l’amministrazione. In particolare all’ufficio Servizi sociali manca l’assistente sociale. Parte dei relativi compiti sono seguiti dal segretario comunale, che ha però già i suoi, e amministrativi. Sono state anche assunte due pedagogiste, ma hanno un costo notevole e non possono sostituire l’assistente».
La capogruppo ha poi espresso le sue preoccupazioni riguardo al tema sicurezza: «Abbiamo strade pietose per la mancanza di segnaletica, la manutenzione del verde fatta solo quando i cittadini si lamentano e alcune vie pericolose sono ancora prive di illuminazione. Mentre la polizia locale dispone di due dipendenti e ce n’è uno ancora in via di formazione, continua a mancare il progetto di videosorveglianza promesso e non è stato fatto abbastanza per le infiltrazioni d’acqua nella palestra e nelle suole. Ci viene risposto che “non c’è copertura finanziaria” ma, poi a fine anno, ci troviamo con un avanzo di amministrazione. Sono soldi che non vengono spesi per i lavori: succede perché non c’è collaborazione tra amministrazione e uffici».
Coinger e l’aumento dei costi
«Ad aprile-maggio – ha aggiunto Romano sul tema – ci troviamo sempre un tesoretto che deve essere speso con capitoli ad hoc e somme come sei-ottocentomila euro. Per me non è una forma di virtuosismo, ma incapacità di programmare, e ormai abbiamo buche storiche». Quanto alla videosorveglianza, «negli altri Comuni si affidano a strumenti tecnologici e informatici collegati a banche dati ma, dopo che dieci mesi fa è stato presentato il progetto, non abbiamo ricevuto nessuna indicazione».
Da gennaio entrerà in vigore la tariffa puntuale di bacino per la raccolta dei rifiuti: Romano, che ha ricordato l’incontro di settembre con i vertici della società, e come sia risulti più conveniente l’affidamento a Coinger rispetto a una società terza, ha tuttavia osservato: «Il contratto durerà fino al 2039 e rispetto alla Tari ci si aspetta un aumento dei costi del 14%, cioè dell’1% all’anno. Ma ho constatato che negli ultimi otto è stato del 30%: è quindi un dato che non mi sembra plausibile, monitoreremo a riguardo. Di recente Sumirago ha vinto un prestigioso premio per essere uno dei Comuni più “ricicloni”; per noi è stato però pagato dai cittadini, attraverso le imposizioni su di loro. E finora abbiamo avuto solo formule matematiche su parte fissa e variabile, non si è vista una simulazione di ciò che paga ora un cittadino rispetto a quello che dovrà pagare un nucleo familiare».
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