PERUGIA – La gara di oggi a Pontedera per il Perugia (ore 15) appare tutto tranne che una passeggiata di salute. I motivi sono plurimi ma è il primo della lista a evocare cattivi pensieri. Il Grifo sta alla trasferta come Superman alla criptonite. Negli ultimi nove mesi c’è solo una vittoria alla voce gare fuori casa, poi tante virgole inquietanti. La seconda ragione riguarda Lamberto Zauli. Il trainer del Grifo al di là della legittima fiducia che sprizza da tutti i pori, e con tutte le attenuanti del caso, ha fatto ancora peggio di Formisano, sorridente come non mai dalle parti di Piancastagnaio. I match disputati dall’ex fantasista di Vicenza e Bologna lontano dal Curi sulla panchina del Grifone sono finora quattro, al cospetto di Torres a cui bisogna aggiungere il Pineto e le ultime due in classifica: Legnago e Sestri Levante. A Sassari, nonostante una buona prova il Perugia è stato beffato, molto male a Pineto ma a preoccupare sono le partite contro Legnago e Sestri. Le due squadre cenerentole del girone sono catastrofiche in casa eppure il Grifo in entrambi i casi non è riuscito ad avere la meglio. Non solo, con tutte e due è andato avanti nel risultato per poi farsi raggiungere. Meglio non dire a Zauli che il Pontedera è solo tre punti sopra le suddette e sul terreno amico è praticamente un colabrodo.
Insomma esiste al momento un problema trasferta e una gestione con avversari non insuperabili. Lamberto Zauli fa un po’ come il Jovanotti anni novanta (d’altronde la generazione è quella) e prova a pensare positivo. «Abbiano giocato male sicuramente a Pineto, mentre Sassari e Legnago come ho già detto in altre occasioni non le considero più di tanto visto che ero appena arrivato, a Sestri poteva succedere di tutto ma è un campo difficile e non intendo come avversario quanto proprio come terreno di gioco che risulta essere estremamente differente dal nostro», puntualizza il coach perugino. Guai però a pensare ad alibi in una sorta di excusatio non petita. «Assolutamente no ma non voglio pensarci, le nostre motivazioni devono essere superiori e a Pontedera vogliamo sfatare questi numeri, la squadra dovrà trovare quella voglia e quella continuità che permetterebbero alla classifica di migliorarsi, naturalmente – precisa Zauli- quello del Pontedera è un campo difficile che io conosco bene, loro poi sono una squadra fisica che sa giocare e che lotta fino all’ultimo secondo, arriviamo da una buona fase che non vogliamo interrompere».
La parola d’ordine, visto il trend dovrà essere continuità: di prestazioni e probabilmente di modulo, meno di uomini considerate le assenze. «Abbiamo cambiato solo a Pineto lo schieramento, credo fermamente che una squadra debba avere un’identità ben precisa e così faremo anche nelle prossime gare ma a prescindere dal modulo servirà maggior decisione». Tanti i dubbi unitamente ad alcune certezze. La prima è Seghetti. «Alessandro ieri si è allenato con noi, viene da questo fastidio che per fortuna non è così grave come si poteva pensare si tratta di un problema alla vecchia cicatrice quindi sarà della partita. Di Maggio invece è fuori e rientrerà dalla prossima gara, non lo vogliamo rischiare». Undici quindi che potrebbe essere: Gemello tra i pali, Leo, Amoran, Plaia e Giraudo in terza linea, Giunti e Torrasi in mezzo, il trio Seghetti, Lisi, Bacchin o Matos sulla trequarti con Montevago unica punta.
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