I relatori hanno presentato solo in serata sei emendamenti alla legge di bilancio. La discussione in Aula è slittata di qualche giorno, a rischio l’approvazione entro Natale
È andata per le lunghe, una notte e un giorno più del previsto, ma alla fine gli emendamenti dei relatori alla manovra sono arrivati. La Commissione bilancio della Camera si era riunita tra venerdì e sabato con l’obiettivo di discutere le proposte del governo che però hanno tardato ad arrivare. E così la riunione, conclusasi alle 2, si è riaggiornata a mezzogiorno. Ma con la stessa fortuna: bocciato l’emendamento delle opposizioni per il congedo parentale paritario di 5 mesi al 100%, del testo del governo non vi era ancora traccia. Nel pomeriggio è stato chiaro che la Commissione non avrebbe concluso i suoi lavori in giornata, che la discussione si sarebbe protratta almeno fino a lunedì facendo slittare l’approdo della legge di bilancio 2025 alla Camera. Così sarà, il testo non arriverà prima di mercoledì 18 dicembre. Nonostante il voto di fiducia, il Senato potrebbe non riuscire ad approvarla entro Natale. Intanto il maxiemendamento che conteneva tutte le correzioni della maggioranza alla manovra è stato spacchettato in sei emendamenti divisi per materia, che rappresentano il punto di incontro tra le richieste dei partiti di maggioranza. Un testo già arricchito, a sorpresa, dall’aumento dello stipendio per i ministri tecnici del governo.
Ires premiale: meno tasse per chi investe
Tra le modifiche al testo sulla legge di bilancio vi è la cosiddetta Ires premiale, ossa rimodulata per incentivare investimenti e assunzioni. Nella bozza è previsto che l’imposta sui redditi delle società verrà scalata di 4 punti percentuali, dal 24% al 20%, a determinate – e dettagliate – condizioni. Come spiega il Corriere della Sera, per accedere allo sgravio l’azienda deve mettere in una apposita riserva almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024. Almeno il 30% di questi dovrà essere destinato a investimenti, per una cifra che deve essere comunque superiore ai 20 mila euro. Lato assunzioni, per ottenere il taglio dell’Ires l’impresa non deve aver fatto ricorso alla cassa integrazione, e nel 2025 deve avere un numero di dipendenti non inferiore alla media del triennio precedenti, e le nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato devono costituire «incremento occupazionale». A proposito di tasse, la web tax per le imprese digitali sarà solo per le aziende che hanno un fatturato globale superiore ai 750 milioni di euro.
Bonus elettrodomestici green e doposcuola
La novità prevede un bonus per incentivare la sostituzione di vecchi elettrodomestici con nuovi apparecchi a ridotto consumo e impatto energetico. La misura copre il 30% del costo, fino a un massimo di 100 euro, che raddoppia per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro. Ha una dotazione di 50 milioni di euro per il 2025. Per accedere al bonus, il nuovo elettrodomestico dovrà essere di classe energetica non inferiore a B. Per le famiglie con figli sono previsti nel «Fondo dote famiglia» 30 milioni per le famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro per rimborsare le spese per le attività sportive o ricreative extrascolastiche per i figli tra i 6 e 14 anni.
Incentivi al Sud Italia
I fondi per la Zona economica speciale (Zes) al Sud crescono di 600 milioni e passano da 1,6 a 2,2 miliardi di euro. Soprattutto, saranno cumulabili con gli incentivi di Transizione 5.0 e la mini decontribuzione per le nuove assunzioni. Transizione 5.0 viene semplificata e rafforzata, con un’aliquota superiore per il credito d’imposta negli investimenti fino a 10 milioni, e per il fotovoltaico. È prevista poi una decontribuzione per i lavoratori delle aziende del Sud che hanno fino a 250 impiegati. Sarà del 25% nel 2025 e del 20% nei due anni successivi. Il taglio del costo del lavoro può essere massimo fino a 145 euro a dipendente per 12 mensilità.
Manovra 2025, le misure per la sanità
Un emendamento prevede che gli straordinari degli infermieri dipendenti delle Aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale nel 2025 saranno tassati con una flat tax al 5%. Vi sarà poi una borsa di studio di 4.773 euro lordi annui – circa 398 euro al mese per tutta la durata del corso – prevista per gli specializzandi di area sanitaria non medica (veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi). A erogarla sarà l’università.
Banche, giochi online, cripto e passaporti
Il governo è a caccia delle coperture e saranno le banche a occupare la voce più grande, dovuta principalmente alle previsioni sull’Ires premiale. Secondo le bozze, verrà previsto un prelievo di circa 400 milioni andando a intervenire sull’aliquota relativa al recupero della stessa Ires dovuta dalle banche. «Recupero che è consentito», spiega Corriere, «tramite la compensazione tra il maggior reddito imponibile dovuto al rinvio delle Dta (Deferred tax assets) con le perdite pregresse». L’aliquota di compensazione, che in legge di bilancio era previsto passasse dall’80& al 65%, viene ulteriormente abbassata al 54% per raggiungere l’obiettivo.
È previsto un nuovo prelievo anche sui concessionari di giochi e scommesse: 25,5% delle somme non restituite al giocatore per i giochi di carte o bingo a distanza, 20,5% per le scommesse sportive a quota fissa “fisiche” e 24,5% (sempre sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte) per la raccolta a distanza. La tassa sulle plusvalenze delle criptovalute rimane al 26% ma viene eliminata la franchigia dei 2mila euro, per cui verrà applicata su qualsiasi cifra. Quella sul Bitcoin, come voluto dalla Lega, sale al 33% dal 2026. Sale, fino a 600 euro, il contributo che i Comuni possono esigere sulle domande di cittadinanza a chi vanta antenati italiani e aumentano da 300 a 600 euro i diritti consolari riscossi dagli uffici diplomatici e consolari.
Foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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