Novità in arrivo al piano Transizione 5.0 con l’emendamento del governo al testo del DDL di Bilancio 2025. Dalle semplificazioni al potenziamento dell’agevolazione
Tra le novità in arrivo con gli emendamenti del governo al testo del Disegno di Legge di Bilancio, presentati ieri, c’è il pacchetto di misure che riguarda il piano Transizione 5.0.
Una volta approvato il testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, con la conferma delle misure inserite nell’emendamento verrebbero previste semplificazioni in relazione al calcolo dei consumi energetici.
Una novità riguarda anche la possibilità di cumulo con altre agevolazioni per le imprese. Verrebbero inoltre introdotti aumenti delle aliquote nel caso di investimenti che riguardino i pannelli fotovoltaici e il potenziamento dell’aliquota per investimenti fino a 10 milioni di euro.
Fuori dall’adempimento, invece, la proroga dal 31 dicembre 2025 al 30 aprile 2026.
Transizione 5.0, le novità in arrivo: riduzione degli scaglioni e potenziamento delle aliquote
Il 13 dicembre è stato depositato l’emendamento del governo al testo della Manovra 2025, che contiene diverse novità per il piano Transizione 5.0.
La discussione in Commissione proseguirà nel corso del fine settimana e il testo della Legge di Bilancio dovrebbe arrivare lunedì nell’Aula della Camera.
L’emendamento all’agevolazione per le imprese è il risultato dell’operato del ministero delle Imprese e del made in Italy.
L’incentivo agli investimenti 5.0 verrebbe modificato in diversi punti, come anticipato da Il Sole 24 Ore.
Tra questi la semplificazione degli adempimenti e il potenziamento delle aliquote. Sarebbero infatti ridotti da tre a due gli scaglioni che prevedono il riconoscimento dell’agevolazione.
Verrebbe inoltre aumentata l’aliquota di quello relativo a progetti di investimento tra 2,5 e 10 milioni di euro, che passerebbe dal 15 al 35 per cento ad alcune condizioni:
- risparmio energetico ottenuto tra il 3 e il 6 per cento, riferito alla struttura produttiva;
- risparmio energetico tra il 5 e il 10 per cento, con riferimento al processo oggetto di investimenti.
L’aliquota sarebbe raddoppiata dal 20 al 40 per cento nel caso di riduzioni energetiche:
- tra il 6 e il 10 per cento con riferimento alla struttura produttiva;
- tra il 10 e il 15 per cento con riferimento ai processi.
L’incremento sarebbe dal 35 al 45 per cento nella seguente ipotesi:
- risparmio energetico oltre il 10 per cento per la struttura produttiva;
- risparmio energetico oltre il 15 per cento con riferimento al processo.
In linea generale le modifiche sarebbero retroattive ma per questo intervento sulle aliquote si dovrà verificare le risorse effettive, nell’ambito del PNRR.
Transizione 5.0: le altre novità in arrivo
Un’ulteriore modifica introdotta riguarda la possibilità di cumulo con altri incentivi.
Tale possibilità sarebbe prevista con l’agevolazione riconosciuta nella ZES Unica Sud ma anche con altri incentivi finanziati dall’Unione europea, a patto che non siano interessate le stesse spese sostenute per gli investimenti innovativi.
C’è inoltre il potenziamento dell’agevolazione in caso di acquisto di sistemi fotovoltaici. Al momento viene prevista un’agevolazione dal 120 al 140 per cento nel caso di acquisto di pannelli a maggiore efficienza. Le percentuali salirebbero, rispettivamente a 140 e 150 per cento. Per la categoria di pannelli inferiore la maggiorazione sarebbe del 130 per cento.
Sono inoltre in arrivo semplificazioni sulla riduzione dei consumi energetici, con automatismi di calcolo nel caso di sostituzione di beni e nel rispetto di specifici requisiti.
L’automatismo del riconoscimento della riduzione dei consumi energetici riguarderebbe anche i progetti di innovazione realizzati tramite
una ESCO, Energy service company.
Non è invece stata inserita nell’emendamento la proroga della scadenza per la realizzazione degli investimenti agevolabili dal 31 dicembre 2025 al 30 aprile 2026.
Per la conferma sulle misure si dovrà attendere l’approvazione parlamentare del testo modificato al termine degli emendamenti. L’ultimo fase dell’iter dovrebbe avviarsi lunedì prossimo, con la presentazione del testo in Aula della Camera, e concludersi entro il 31 dicembre prossimo con il via libera definitivo da parte del Senato.
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