Le strisce blu sono un miraggio e i gestori dei parking ne approfittano
Mentre il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli cerca di combattere mediaticamente parcheggiatori abusivi e auto in sosta in seconda fila, non c’è speranza né salvezza per chi è onesto e sceglie di affidare il proprio veicolo ai parcheggi privati. I mezzi di trasporto pubblico non funzionano a dovere, le strisce blu sono ridotte rispetto al numero di auto che circolano in città a Napoli e i parcheggi privati ne approfittano per aumentare le tariffe e portarle alle stelle.
Un cittadino, sconvolto dal tariffario, ha inviato a ilSud24 lo scontrino della sua sosta in un parcheggio privato situato nella zona di via medina: «18 euro per un’ora e dieci di parcheggio», sostiene. I prezzi sono i medesimi anche nella zona di piazza Municipio e altre aree del centro storico. Si aggirano dai 6 agli 9 euro ad ora per auto considerate medie. Infatti, un altro cittadino segnala al giornale di aver pagato 24 euro in un parcheggio privato di piazza Municipio per una sosta di due ore e mezza. Mergellina e Santa Lucia sono tra le zone più care, forse anche più di piazza Municipio.
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Auto spostate in strada o sui marciapiedi
Inoltre, alcuni di questi parcheggi, come mostrato in alcuni video da Borrelli, non garantiscono una sosta sicura in quanto, non avendo spazio al loro interno, ripongono le auto in sosta per strada, sulle strisce blu o addirittura in modo illecito sui marciapiedi o in zone in cui c’è un divieto di parcheggio. Esistono parcheggi privati che dispongono di soli due posti, o addirittura di uno, e ugualmente accettano auto, più auto rispetto ai posti di cui dispongono. E ancora, questi stessi parcheggi assumono numerosi dipendenti e sono ben segnalati con diverse insegne.
I dipendenti, oltre a spostare le auto, sono addetti ad attrarre gli eventuali clienti, portando avanti un sistema che consente ai gestori di garage di fatturare centinaia di euro non garantendo sicurezza ai cittadini che scelgono di affidare loro le auto e lucrando su un problema che investe il capoluogo partenopeo ormai da troppo tempo, con fenomeni in aumento con l’accrescere dei flussi turistici e dei malfunzionamenti dei mezzi pubblici.
Uno stipendio per un posto auto: mancano i controlli
E allora, come ci si sposta a Napoli a basso costo? Possibile che un dipendente, un lavoratore, debba investire il proprio stipendio per pagare un eventuale parcheggio per recarsi a lavoro? Quali sono le alternative se i mezzi pubblici non funzionano e le strisce blu non bastano? L’amministrazione provvede con i carrattrezzi, rimuovendo le auto dai posti illeciti, con sanzioni salate e controlli meticolosi alle auto in sosta sulle strisce blu.
Forse, sarebbe necessario intervenire però anche sui parcheggi privati, aumentando i controlli, anche riguardo le concessioni rilasciate, sanzionando quelli che non lavorano onestamente e stabilendo un prezzo univoco medio per tutti i parcheggi dell’area metropolitana, così da consentire ai cittadini di vivere con serenità le loro uscite, in piena legalità.
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