Sassari «Apprendiamo con sgomento che due giovani cacciatori sono morti in provincia di Cagliari vittime, secondo gli investigatori, di un tragico incidente di caccia. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, uno dei giovani avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell’amico, unico titolare del porto d’armi». Così in una nota l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali.
«Nella stagione venatoria 2023-2024 si sono registrati – prosegue la nota – secondo i dati dell’associazione vittime della caccia, 12 morti e 56 feriti». L’Oipa chiede dunque a Governo e parlamento di valutare seriamente le conseguenze dell’attività venatoria sulla sicurezza pubblica e di mettere mano alla legislazione in materia per evitare che, a fine stagione, si continui a fare la conta dei morti: cacciatori e non.
«Quello delle vittime della caccia – continua il comunicato – è un tema ancora poco considerato dalle istituzioni eppure, dato il conteggio delle vittime, il legislatore dovrebbe iniziare a riflettere sul problema di sicurezza pubblica evidenziato da questi incidenti, rileva l’Oipa. Quante vittime umane, senza considerare gli animali, dovrà ancora fare l’attività venatoria prima che questa circostanza diventi un allarme sociale? Occorrerebbe un giro di vite legislativo per eliminare alla radice questo grave problema di sicurezza pubblica».
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