Per le spese relative al Superbonus 110% sostenute nel 2022, è prevista la possibilità di ripartire la detrazione in 10 quote annuali, in alternativa alle 4 ordinarie. Questa opzione rappresenta un’opportunità per rendere più gestibili le detrazioni fiscali, soprattutto in un contesto normativo soggetto a frequenti modifiche. Può accadere, tuttavia, che alcune spese o detrazioni non siano state correttamente riportate in dichiarazione, a causa della complessità delle normative o di errori nella gestione delle procedure.
In tali casi, è possibile intervenire attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa, che consenta di regolarizzare la situazione e recuperare le detrazioni eventualmente non dichiarate.
Come noto, per le spese da superbonus 110% sostenute nel 2022 il D.L. n. 11/2023, ha dato possibilità di optare per la ripartizione della detrazione in dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo, invece, che le ordinarie 4 a partire dal periodo d’imposta 2023.
Qualora tale facoltà non sia stata esercitata nel modello Redditi PF 2024 periodo 2023, con la presentazione della dichiarazione integrativa è ancora possibile rimediare all’omissione.
L’art. 119, D.L. n. 34/2020, nella sua versione originaria, prevedeva che la detrazione del 110%, riconosciuta per interventi ecobonus e sismabonus, dovesse essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
La successiva formulazione del comma 1 e del comma 4, art. 119, D.L. n. 34/2020, riguardanti rispettivamente gli interventi ecobonus e sismabonus, ha previsto inoltre che:
- per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021 la ripartizione del beneficio tra gli aventi diritto avvenga in cinque quote annuali di pari importo;
- per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 la detrazione sia ripartita in 4 quote annuali di pari importo.
Nota:
Per gli IACP, il comma 3-bis, art. 119, D.L. n. 34/2020, dispone la ripartizione in 4 quote del beneficio per le spese sostenute dal 1° luglio 2022, e di conseguenza anche per le spese eventualmente sostenute nel 2023 (ove ammesse). |
Ripartizione ordinaria superbonus |
|
Anno di spesa |
Ripartizione detrazione |
2020 |
5 |
2021 |
|
2022 e successivi |
4 |
La detrazione, inoltre, è ammessa nel limite della capienza d’imposta annua del soggetto. La quota annuale della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda di ciascun anno, non può essere:
- utilizzata nei periodi d’imposta successivi;
- essere chiesta a rimborso.
Ai sensi dell’art. 121, D.L. n. 34/2020, il contribuente anche incapiente può optare alternativamente per la cessione del credito o per il c.d. sconto in fattura.
Rateizzazione in 10 anni
Abbonati per poter continuare a leggere questo articolo
Progettato e realizzato da professionisti, per i professionisti, ogni piano di abbonamento comprende:
- contenuti autorevoli, puntuali, chiari per aiutarti nel tuo lavoro di tutti i giorni
- videoconferenza, per aggiornarti e ottenere crediti formativi
- una serie di prodotti gratuiti, sconti e offerte riservate agli abbonati
- due newsletter giornaliere
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui