Il DL n. 155 del 19 ottobre 2024, convertito in legge n. 189/24 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre 2024, introduce le misure significative per supportare imprese e lavoratori autonomi. Tra le principali novità, si evidenzia il ravvedimento speciale legato al Concordato Preventivo Biennale (CPB), che estende l’accesso ai soggetti che hanno dichiarato esclusioni dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) a causa di difficoltà operative.
Conversione del DL 155/24: nuove misure per imprese e lavoratori
Finalmente il decreto legge Misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali n. 155 del 19 ottobre 2024 è stato convertito in legge (n. 189/24) e pubblicato in GU (gazzetta ufficiale) il 12 dicembre 2024.
Il decreto nel processo di trascrizione in legge ha subito alcune modifiche con l’obiettivo del governo di facilitare l’accesso al ravvedimento operoso ad imprese e a lavoratori autonomi, in particolare per coloro che abbiano aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB) e/o che abbiano subito le conseguenze della pandemia da COVID-19. Durante i lavori parlamentari, il Senato ha deciso di far confluire nella legge di conversione anche il decreto-legge n. 167 del 14 novembre 2024, che prevede:
- misure urgenti per la riapertura dei termini di adesione al concordato preventivo biennale;
- l’estensione di benefici per i lavoratori dipendenti;
- disposizioni finanziarie urgenti per la gestione delle emergenze.
Opportunità fiscali: cosa cambia per le imprese
Una delle novità introdotte riguarda il ravvedimento speciale legato al concordato preventivo biennale, in particolare viene riconfermato il comma 1 dell’art. 7, che permette ai soggetti utilizzatori degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) di avvalersi di tale ravvedimento. Questa possibilità viene estesa anche a coloro che, tra il 2018 e il 2022, hanno dichiarato esclusioni dall’applicazione degli ISA a causa della pandemia da Covid-19 ovvero di situazioni di difficoltà operativa.
Il comma 1 estende ulteriormente l’accesso al ravvedimento speciale per i soggetti che abbiano dichiarato delle esclusioni correlate all’esercizio di più attività imprenditoriali, purché i ricavi delle attività non incluse nell’indice ISA superino il 30% dell’ammontare totale dei ricavi. È importante sottolineare che, nonostante questa estensione, non è prevista la riduzione del 30% per tali soggetti, come stabilito dal comma 6-quater dell’articolo istitutivo del ravvedimento speciale.
Inoltre il comma 1 consente che il versamento dell’imposta sostitutiva possa essere effettuato direttamente dalla società o dall’associazione, a beneficio di specifiche categorie di soggetti, evitando così il carico diretto sui singoli soci o associati.
L’art. 1 del DL n. 167/2024 non è stato solo recepito, ma è stato introdotto l’art. 7-bis che offre nuove opportunità ai contribuenti. In particolare, i contribuenti che si avvalgano degli ISA e che non hanno precedentemente aderito al concordato preventivo biennale, pur possedendo i requisiti necessari, potevano farlo presentando una dichiarazione integrativa entro il 12 dicembre 2024, a condizione che non vi siano variazioni a ribasso dell’imponibile rispetto alla dichiarazione presentata entro il 31 ottobre 2024.
Il comma 2 prevede che, nonostante l’abrogazione, restino “validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 167 del 2024”. Ciò comporta l’applicazione del regime di ravvedimento speciale per coloro che aderiscono al concordato entro la scadenza stabilita, offrendo così un’ulteriore opportunità di regolarizzazione.
Infine, rimane invariato l’art. 8 del DL 155/2024 sulle agevolazioni per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES), dando la possibilità di includere ulteriori investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024.
Sono stati inoltre incrementati di circa 4,7 miliardi di euro le risorse disponibili per la contabilità speciale intestata all’Agenzia delle entrate, così come sono stati previsti contributi per riequilibrare i Piani economici finanziari di infrastrutture a banda ultra-larga nelle regioni Lazio, Sicilia e Calabria.
Queste misure urgenti in materia economica e fiscale rappresentano un passo importante per supportare i contribuenti e le imprese nella regolarizzazione fiscale, ma anche un valido supporto in favore degli enti territoriali, incentivando gli investimenti nelle aree in difficoltà.
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