Sono al lavoro ininterrottamente da ieri pomeriggio i vigili del fuoco nella villetta di via Apollo devastata da una violenta esplosione che ha portato alla morte di Laura Di Petrillo, 73 anni, della nipotina Carlotta, di 11 anni, e di un’inquilina che aveva preso in affitto una parte dell’abitazione, Ornella Clementini, 62 anni. Il corpo di quest’ultima è stato trovato sotto le macerie solo a notte inoltrata.Â
Nella giornata di oggi, un nuovo sopralluogo dei vigili del fuoco e dei carabinieri del reparto territoriale per ricostruire la dinamica della tragedia. “L’indagine è partita subito dopo l’evento – ha spiegato il comandante dell’Arma di Aprilia, il tenente colonnello Paolo Guida – attraverso l’aiuto dei vigili abbiamo subito capito che la causa poteva essere collegata a una fuga di gas. La modalità della deflagrazione, la potenza e la distanza dei detriti permetteranno di comprendere anche le dinamiche dello scoppio che ha portato al decesso di tre persone. Uno degli elementi da valutare è l’alimentazione, gestione e manutenzione dei bomboloni del Gpl. Oltre a questo ogni altra ipotesi va valutata con la giusta attenzione”. Secondo quanto finora ricostruito, tutto è stato causato da una fuga di gas che ha fatto esplodere e crollare le pareti dell’abitazione, di cui è rimasto ormai solo lo scheletro in cemento armato. Nell’onda d’urto della deflagrazione, l’uomo che era in casa insieme alle vittime, Giovanni Raffa, di 79 anni, è stato proiettato all’esterno e probabilmente proprio questo gli ha salvato la vita, mentre le due donne e la bambina sono rimaste schiacciate dalle macerie.Â
Sotto il coordinamento della procura, e con le attività tecniche dei vigili del fuoco, si sta cercando ora di ricostruire con esattezza il quadro, a partire dalle operazioni di rifornimento del bombolone che erano state effettuate solo alcune ore prima dell’incidente. E’ possibile dunque che alcune verifiche riguarderanno proprio questo intervento effettuato da una ditta nel corso della mattinata di ieri. Il serbatoio di Gpl era collocato all’esterno della casa e alimentava l’impianto dell’intera villa. Una delle prime ipotesi è che una fuga di gas abbia saturato uno dei locali provocando poi l’esplosione. Ma si resta ancora nel campo delle ipotesi che dovranno trovare riscontro con un’accurata analisi della scena e una valutazione dell’impianto. Al momento l’abitazione e tutte le sue pertinenze sono sotto sequestro per consentire di raccogliere tutti gli elementi utili alle indagini.
“Da ieri abbiamo soccorso i feriti, in seconda battuta supportato il cordoglio dei parenti e poi abbiamo sviluppato attività investigative che stanno andando avanti – spiega ancora il comandante Paolo Guida – Le condizioni del ferito intanto sono in miglioramento e non è in pericolo di vita”.Â
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