Si chiama Siisl, significa Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, ed è la piattaforma dell’Inps che finora era utilizzata come punto di riferimento per l’attivazione di percorsi lavorativi personalizzati per chi beneficia delle misure di inclusione sociale e lavorativa che da settembre 2023 hanno sostituito il reddito di cittadinanza. Si tratta del Supporto per la formazione e il lavoro e dell’Assegno di inclusione, che in realtà solo in piccola parte si sono sovrapposti al vecchio RdC. Adesso questa piattaforma, una specie di maxi ufficio di collocamento digitale, verrà aperta a tutti. Non più, dunque solo ai beneficiari di quei sostegni – nonché, dal 24 novembre scorso, della Naspi e della Discoll – e agli addetti ai lavori come le agenzie per il lavoro o gli enti formatori, i patronati o i delegati. Ben 25 milioni di persone e imprese potranno tentare di incrociare domanda e offerta attraverso ricerca di profili e caricamento di curriculum vitae.
Lo scopo
Dal 18 dicembre, infatti, il ministero del Lavoro ha deciso di ampliare l’accesso a chiunque voglia cambiare lavoro e dunque caricare il proprio CV per provare a essere «pescato» dalle imprese o rispondere alle loro ricerche. «Portiamo il lavoro vicino alle persone e le persone vicino al lavoro» ha spiegato nei giorni scorsi la ministra del Lavoro Marina Calderone. Ricordando fra l’altro, insieme al presidente dell’Inps Gabriele Fava, che al momento la banca dati di Siisl conta 2,3 milioni di cittadini censiti, 291mila curriculum caricati, 332mila offerte di lavoro e 63mila corsi di formazione. Finora tramite questa piattaforma, che nei progetti sembra stagliarsi come hub di riferimento per tutte le politiche attive di promozione dell’impiego, ha formato 51mila persone e i cittadini «con Adi e SFL che si sono attivati e sono stati assunti con contratto di lavoro dipendente sono 40.657» ha aggiunto Fava. Non proprio poco, in effetti.
Ufficio del lavoro virtuale
La stessa Calderone l’ha definito un «ufficio del lavoro virtuale per 25 milioni di soggetti». Aggiungendo che «faremo un’analisi della qualità e dell’efficacia della formazione offerta. Presto anche i centri per l’impiego potranno accedere alla piattaforma che si rivolge ai giovani in cerca di prima occupazione, a chi ha perso un lavoro e ne cerca un altro, a chi vuole cambiare lavoro». Tutto, nei progetti, sembra portare verso l’integrazione delle politiche attive del lavoro della Siisl.
Come funziona la piattaforma
Dal 18 dicembre, quindi, chiunque accedendo con Spid, Cie e Cns – potrà caricare il proprio curriculum e navigare tra le offerte di formazione e lavoro disponibili sulla piattaforma. Al contempo le imprese potranno inserire le proprie ricerche di personale. I cittadini in cerca di primo o nuovo lavoro potranno per esempio indicare le categorie di imprese alle quali sono interessati ed escludere al visibilità per determinate categorie o imprese. Rimane da capire se funzionerà. Peggio che con i centri per l’impiego fisici non può di certo andare.
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