La pensione sale fino a 850 euro al mese: ecco a chi, a partire dal primo gennaio 2025, toccherà l’atteso aumento.
Il Governo Meloni aveva promesso un aumento delle pensioni minime. Alla fine, dopo numerosi dibattiti, un incremento c’è stato, ma i diretti interessati, ovvero gli anziani costretti a tirare avanti con un assegno spesso inadeguato rispetto al costo effettivo della vita, hanno accolto la novità con evidente e generale delusione.
L’aumento è stato dello 0,8%, che tradotto vuol dire meno di 2 euro in più al mese: un incremento di certo poco utile per chi si aspettava un aiuto dallo Stato per poter far fronte all’aumento del costo della vita. Da qui le proteste delle associazioni di categoria, che pretendevano un incremento più importante. Per tanti pensionati ridotti in condizioni di grave precarietà sarà quindi ancora un problema fronteggiare l’inflazione e le spese basilari.
Aumenti nel 2025: a qualcuno toccherà una pensione da 850 euro
Dunque, tra il 2024 e il 2025, l’assegno mensile delle pensioni minime aumenterà da 614,77 euro a 616,67 euro. 1,90 euro in più al mese. E se l’esecutivo non fosse intervenuto, in base alle leggi oggi in vigore l’assegno sarebbe sceso a 603,40 euro. A ogni modo, nel 2025 ci saranno effettivamente degli aumenti per le pensioni.
Al di là dell’aumento delle pensioni minime con rivalutazione dello 0,8%, le pensioni tra quattro e cinque volte il minimo conosceranno un aumento dello 0,72%. Mentre per quelle oltre cinque volte il minimo potranno godere di un aumento dello 0,6%. Invece, le pensioni di invalidità civile subiranno modifiche più importanti, con adeguamenti legati all’aspettativa di vita. Inoltre dal 2025 entrerà in vigore un nuovo supporto per anziani con gravi disabilità.
Per alcuni anziani, gli aumenti mensili sulla pensione varieranno da 400 a 850 euro, ma solo in presenza di invalidità totali. Per chi ha una parziale inabilità si parla invece incrementi minimi. Chi con invalidità parziale che non raggiunge il 100% riceverà un aumento inferiore al 1% rispetto a quello che si è percepito nel 2024.
La novità più importante è quella dovrebbe portare l’importo mensile a circa 850 euro… L’incremento in questione interesserà nel 2025 i pensionati a cui è stata certificata con un’invalidità totale. Più precisamente gli invalidi che hanno compiuto ottant’anni. Nel caso in cui il proprio ISEE non superi i 6.000 euro, l’assegno arriverà a 850 euro al mese.
I soldi in più sono concessi dallo Stato sotto forma di bonus per coprire i costi dell’assistenza. Quindi non si tratta di una vera e propria pensione ma di un indennizzo mensile che si va aggiungere ad all’indennità di accompagnamento.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui