Lunedì 16 dicembre, a Sassari, nella Scuola paritaria “Figlie di Maria”, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione eucaristica in preparazione al Natale.
Nell’omelia, rivolgendosi direttamente agli studenti, l’Arcivescovo ha detto:
«Ragazzi, state per iniziare le vacanze di Natale; immagino siate contenti. Il Natale è un tempo di amicizia, libertà e felicità, un tempo di festa. La parola “Natale” è legata alla nascita di Gesù, che è venuto a trovarci e ha scelto la via della libertà per poterci incontrare. Guardando Gesù, vediamo Dio. E cosa vediamo in Dio attraverso Gesù? Vediamo il cuore, l’amore, la gioia e la felicità. Gesù porta con sé gioia, amore e felicità. Egli nasce nel cuore di ciascuno di noi. La nascita storica di Gesù è avvenuta in un momento preciso, ma la nascita di Gesù, per ognuno di noi, avviene nel cuore.
E Gesù dimentica qualcuno? No. Gesù vuole bene a tutti. E voi, cosa potreste fare per Gesù? Amarlo, volergli bene. Pensateci: quando vogliamo bene a qualcuno, gli facciamo dei doni. C’è un modo speciale per voler bene a Gesù: pregare. Pregare non solo per noi stessi, ma anche per coloro che soffrono, vicini e lontani. Mi vengono in mente le guerre di cui sentiamo parlare ogni giorno. Gesù non è contento di queste guerre: Lui desidera la pace nel cuore di tutte le persone.
Esistono diversi tipi di guerre: quelle combattute con le armi, ma anche tante piccole guerre che avvengono magari tra di noi. Gesù ci invita a portare ovunque la pace. Siate costruttori di pace. La scuola può aiutarvi a diventare persone di pace e adulti responsabili. So che questa scuola vi educa proprio a questo: al rispetto, all’aiuto reciproco e al volervi bene. È così che possiamo diventare persone capaci di portare pace».
Poi, rivolgendosi agli insegnanti, l’arcivescovo Gian Franco ha aggiunto:
«Ciò che abbiamo condiviso oggi con i bambini è importante per ciascuno di noi e per tutta la comunità. La scuola paritaria ha una vocazione speciale: essa ha un compito e una missione che possono diventare contagiosi. La scuola paritaria può essere una fucina, un laboratorio di cooperazione e collaborazione, dove si formano i futuri adulti, educandoli non alla divisione, ma all’amore.
Celebriamo l’Eucaristia non perché è una semplice tradizione nelle scuole paritarie di matrice cristiana, ma perché crediamo davvero – e vogliamo credere sempre di più – che la fede entra nella vita, la plasma e la trasforma. La Visita pastorale è un’occasione per riflettere insieme su come valorizzare e promuovere sempre di più una scuola paritaria capace di esprimere anche i valori cristiani, nel rispetto di tutti e di ciascuno».
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