18.12.2024 – 8:30 – L’ex sanatorio di Gorizia, edificio risalente agli anni ’30 del secolo scorso, realizzato dall’INPS e inaugurato nel 1933 nasceva come primo prototipo di sanatorio realizzato al Nord, con l’intento di stabilire un mutuo rapporto tra architettura e programma terapeutico ovvero da un peculiare rapporto interno/esterno. Tale rapporto è centrato sulla presenza di tre fattori decisivi: luce naturale, aria, verde. Inizialmente isolato, si colloca oggi in una posizione prossima al centro, profilando un potenziale approccio integrato a scala urbana e territoriale, a vantaggio di un mutuo arricchimento. Per questo motivo l’ex sanatorio ben si presta ad un riutilizzo come Casa della Comunità e Ospedale di Comunità.
Per realizzare tale progetto, Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR (Missione 6: Salute) delinea una strategia per affrontare gli aspetti critici emersi nel SSN, mediante significativi sforzi in termini di riforme e investimenti con l’obiettivo di allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese. Una larga parte delle risorse è destinata a migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, ma anche a promuovere la ricerca e l’innovazione e lo sviluppo di competenze tecnico-professionale, digitale e manageriali del personale.
La Missione 6 si articola in due componenti: C1– Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale; C2– Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale. In particolare, la componente C1 prevede interventi finalizzati a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
La Casa della Comunità rappresenta il modello organizzativo che renderà concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. Sarà infatti, il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. La Casa della Comunità diventerà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici. Nella Casa della Comunità opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità e altri professionisti della salute.
Mediante gli investimenti del PNRR si prevede di aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare, in particolare con riferimento a pazienti anziani con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti. Questo può essere possibile, ad esempio, attraverso l’attivazione di Centrali Operative Territoriali (C.O.T.), con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza.
Infine, è previsto il potenziamento dell’offerta dell’assistenza intermedia al livello territoriale attraverso l’attivazione dell’Ospedale di Comunità, ovvero una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Tali strutture a gestione prevalentemente infermieristica, contribuiranno ad una maggiore appropriatezza delle cure determinando una riduzione di accessi impropri ai servizi sanitari, ridurrà il ricorso a prestazioni specialistiche non necessarie, faciliterà la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio.
Per rispondere alle esigenze sopra descritte, è stato individuato, tra gli edifici di proprietà dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), l’ex sanatorio di Gorizia quale candidato ad assolvere alle funzioni di Casa della Comunità e Ospedale di Comunità. Nella struttura sanitaria è prevista anche la Centrale Operativa Territoriale (C.O.T.).
I primi lavori preliminari nell’area dell’Ex Pneumologico sono iniziati a novembre 2023, con la previsione di consegna dell’opera all’inizio della primavera del 2026. L’intervento interessante il recupero dell’ex Pneumologico è finanziato nella maniera seguente: finanziamenti Ministeriali, per € 4.158.701,00; finanziamenti Regionali, per € 42.225.250,31. Costo complessivo dell’intervento è quindi pari a € 46.383.951,31.
[c.s.] [g.g.]
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