«Ho 56 anni, parlo 4 lingue, cerco lavoro nel turismo» (le domande dei lettori) #finsubito prestito immediato

 F accio seguito alle lettere di Claudia, 45 anni, e Roberto, 60, per tornare sul tema del lavoro. A me, donna laureata e preparata, 56 anni, il lavoro è stato negato molti anni fa dalla nascita di un primo figlio gravemente disabile. Malgrado l’accudimento e la dedizione che sono stati necessari per seguirlo, avendo scelto di dedicarmi con tutte le energie alla sua qualità di vita, io non ho mai smesso di cercare di lavorare e di costruire a mio modo una carriera, sia pure del tutto ridimensionata. Ero un direttore marketing in una nota multinazionale dell’entertainment, dopo due anni di assenza e un altro figlio ero solo una brava collaboratrice part time in realtà assai meno strutturate. Mi sono reinventata tante volte, ho perfezionato nuove abilità nell’organizzazione eventi e nell’hospitality, ho continuato ad approfondire le conoscenze che avevo e ne ho cercate di nuove, ma sopratutto grazie alle vicissitudini personali ho potuto sviluppare abilità di problem solving e capacità strategiche non comuni. Nonostante ciò, negli ultimi anni nessuna candidatura ha avuto risposta, se si esclude una ditta inglese con cui ho avuto la fortuna di avviare una piccola collaborazione nel turismo e la valorizzazione delle nostre realtà territoriali di eccellenza, e che mi ha fatto acquisire una nuova professionalità nel settore dell’hospitality. Attualmente cerco di propormi in contesti turistici, parlo 4 lingue, ma niente, ormai il dato anagrafico supera tutto. Trovo che chi seleziona collaboratori potrebbe offrire almeno la possibilità di presentarsi a persone che sulla carta paiono da pensionare, ma in realtà sono brillanti e desiderose di impegnarsi.Paola Vitali