Entro venerdi la Legge di bilancio 2025 dovrebbe essere approvata dalla Camera per arrivare poi al Senato per approvazione definitiva entro il 31 dicembre.
Il testo, con diversi emendamente dell’ultimo minuto ha ottenuto il parere favolrevole della Commissione Bilancio.
Vediamo in sintesi cosa ci si può aspettare dal nuovo testo, tra norme confermate e novità dell’ultimo minuto.
1) Legge di bilancio 2025: irepf a tre aliquote
Una delle certezze della legge di bilanco è la norma a regine delle tre aliquote Irpef.
In merito alle aliquote irpef già il Governo all’atto di approvazione del DDL Bilancio specificava che si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento su tre scaglioni delle aliquote IRPEF già in vigore nell’anno in corso.
Pertanto è confermata l’introduzione delle tre aliquote anche per il 2025.
Già con il Piano strutturale di bilancio si era avuta questa conferma e la norma è divenuta un caposaldo del testo dai primi lavori.
Purtroppo però il taglio dell’Irpef con cui si voleva abbassare la seconda aliquota dal 35% al 33%, è rimandato al 2026.
Il gettito derivante dal CPB non è ancora certo e non si conoscono le reali coperture per questa misura.
Per approfondire leggi anche: Irpef 2025: ipotesi di correttivi dal CNCDEC
2) Legge di bilancio 2025: bonus edilizi
Relativamente ai bonus edilizi e alle detrazioni fiscali della dichiarazione dei redditi è ormai noto che l’intenzione del Governo è quella tagliare le spese e sostener e i nuclei familiari più numerosi.
Giorgetti in più di una occasione affermava che: “Più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali” .
I single avranno un plafond molto più basso di detrazioni da sfruttare, mentre le famiglie con più figli si vedranno aumentare la massa disponibile di sconti da detrarre nella dichiarazione o con cui chiedere un rimborso.
L’intenzione è quella di introdurre una sorta di quoziente familiare con importo massimo soggetto a detrazione, modulato in base al nucleo familiare. Per i dettagli: Detrazioni Irpef 2025: cosa cambia dal 1° gennaio
Confermata la proroga nel 2025 del bonus ristrutturazioni al 50%, ma limitatamente alle prima case.
Il bonus 50% resterebbe solo sulle abitazioni principali e un tetto di 96.000 euro, mentre per le seconde case lo sconto sulle ristrutturazioni torna al 36 per cento.
Leggi anche Bonus edilizi 2025: cosa contiene la bozza di legge di bilancio 2025.
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3) Legge di bilancio 2025: detrazioni fiscali
Il Ddl di Bilancio per il 2025 contien un tetto alle spese che i contribuenti potranno portare in detrazione ad esclusione delle spese mediche.
Sinteticamente le cose cambieranno per i contribuenti che dichiarano più di 75mila euro.
A partire dal 2025, l’ammontare delle spese detraibili ai fini Irpef non potrà oltrepassare un determinato massimale calcolato in riferimento a due indicatori:
- un valore fisso predeterminato sulla base del reddito complessivo dichiarato;
- un coefficiente parametrato alla situazione familiare del contribuente.
Il primo è definito in base al reddito complessivo dichiarato:
- 14.000 euro per i soggetti con reddito compreso tra 75.001 e 100mila euro;
- 8.000 euro per i soggetti con un reddito superiore a 100mila euro.
Il secondo indicatore è legato al numero dei figli fiscalmente a carico presenti nel nucleo familiare del contribuente, prevedendo un coefficiente così distinto:
- 0,50 se nel nucleo familiare non vi sono figli fiscalmente a carico;
- 0,70 se ve ne è uno;
- 0,85 se ve ne sono due;
- 1 se ve ne sono più di due o se ve ne è almeno uno con disabilità.
Per sapere quante spese si potranno detrarre, dal 1° gennaio 2025, si dovrà moltiplicare il valore del primo indicatore con il coefficiente che aumenta all’aumentare dei figli.
Restano fuori da questo calcolo:
- spese sanitarie,
- interessi passivi per i mutui contratti fino al 31.12.2024
- spese detraibili sostenute entro il 31.12.2024
Si attende la defintiva approvazione della Legge di Bilancio 2025 per i dettagli della norma
4) Legge di Bilancio 2025: sintesi degli emendamenti approvati
Rispetto al testo originario della Legge di Bilancio, negli ultimi giorni sono arrivate molte proposte emendative che riscrivono parti sostanziali della manovra e altre del tutto nuone di un certo interesse.
La Commissione Bilancio ha accordato il parere favorevole all’ultimo testo presentato che si accinge ad essere approvato entro venerdi, dal primo ramo del Parlamento, successivamente entro il 31 dicembre dovrà essere approvato dal Senato.
Vediamo una sintesi degli ultimi emenamenti introdotti e con parare favorevole della Commissione:
- si dovrebbe eliminara la possibilità di fruire di incentivi fiscali per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a gas. La prima bozza della legge prevedeva una eliminazione graduale dei bonus fiscali per le caldaie a combustibile fossile e per il 2025 eliminava l’incentivo solo per l’installazione. Con l’emendamento approvato si recepisce quanto previsto dalla direttiva Case green eliminando del tutto i benefici fiscali per queste caldaie
- si prevede l’aumento dal 25 al 30% del limite di detassazione per le mance del personale di bar e ristoranti e aumenta la soglia di reddito al di sotto della quale la detassazione si applica: si passa da 50 mila e 70 mila euro
- sulla flat tax il tetto massimo per la permanenza rimane fissato a 85.000 euro, ma il regime forfettario sarà consentito a chi ha redditi da lavoro o da pensione fino a 35.000 euro oggi 30.000. Leggi anche: Regime Forfettario: tetto a 35mila euro per gli altri redditi
- il taglio annunciato dell’Ires è dal 24% al 20% per le imprese che assumo e che investono. Le imprese per l’agevolazioni dovranno rispettare delle condizioni:
- una quota non inferiore all’80% degli utili di esercizio dovrà essere accantonata;
- almeno il 30% degli utili accantonati dovrà essere destinato agli investimenti;
- il numero di unità lavorative non dovrà essere diminuito nel 2025 rispetto alla media del triennio precedente;
- nuove assunzioni di lavoratori con contratto a tempo indeterminato che costituiscano un increment
- nessun ricorso alla cassa integrazione.
- bonus elettrodomestici, che non deve essere confuso con il bonus mobili legato alla ristrutturazione della casa. Con il bonus si potrà coprire il 30% del costo dell’elettrodomestico con un limite massimo di 100 euro a famiglia.
- web tax anche nel 2025 applicata solo alle imprese con fatturato globale non inferiore a 750 milioni di euro.
- la dotazione della ZES Unica passa a 2,2 miliardi di euro e il Piano Transizione 5.0 sarà rafforzato con un’aliquota superiore per il credito di imposta per gli investimenti superiori a 10 milioni e per quelli per il fotovoltaico. leggi anche:Transizione 5.0: potenziamenti in arrivo,
- riaperte le agevolazioni per l’assegnazione e la cessione di beni ai soci, per la trasformazione in società semplice e per l’estromissione dell’immobile dell’imprenditore individuale,
- modifica, da un anno a due anni, del termine per la vendita della ex prima casa che consente di non perdere l’agevolazione prima casa,
- IVA con l’aliquota ridotta per l’attività sportiva alpinistica
- imponibilità per la formazione resa alle agenzie di somministrazione di lavoro.
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