La qualità della vita nella provincia di Siena torna a salire: il trend positivo è nel balzo dal 30esimo posto dell’anno scorso al 15esimo attuale nell’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori.
La classifica in questione è quella appunto della ‘Qualità della vita’ che prende in esame la performance di 107 province italiane attraverso 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna con 15 indicatori) – che accompagnano l’indagine dal 1990 –: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Se dunque Bergamo vince per la prima volta, al suo fianco si mantengono due territori da sempre eccellenti, Trento è seconda e Bolzano terza. Venendo a Siena, il miglioramento della situazione è evidente nel balzo in avanti fino al 15esimo gradino, rispetto all’anno scorso, ma se guardiamo al passato qualche rimpianto c’è: solo due anni fa, nel 2022, Siena era quarta. Detto questo, la strada intrapresa sembra quella giusta: la nostra provincia è la prima della Toscana, a seguire ecco Prato al 31esimo posto, Pisa al 34esimo e Firenze al 36esimo.
Entrando nel dettaglio locale dell’indagine, la performace migliore è grazie all’indicatore ’partecipazione elettorale’ che vede Siena seconda in Italia; il piazzamento peggiore è invece, più che attuale, per ’imprese in fallimento’, ovvero il numero delle attività che chiudono ogni 100 registrate, indicatore che ci piazza al quintultimo posto, 103esimi su 107 territori. Complessivamente il territorio recupera posizioni in cinque parametri su sei generali presi in considerazione; unica eccezione l’indicatore Ambiente e servizi
Nella macroarea ’ricchezza e consumi’ un balzo in avanti di 16 posizioni rispetto all’anno scorso, fino al 47° posto: positivo il rialzo del valore delle case, con il prezzo medio di vendita salito a 3.050 al metroquadro; di contro scende il canone di affitto medio a 780 euro al mese. Nella sezione ’affari e lavoro’ si nota la diminuzione delle startup innovative. Nella macroarea ’giustizia e sicurezza’ stupisce l’indice della criminalità, ovvero le denunce presentate ogni 100mila abitanti da cui emergono i reati: il dato di sintesi ci piazza al 79° posto; bisogna poi capire se denunciamo poco o se sono pochi i reati. Nell’area ’democrazia e società’ l’indice di natalità è positivo, purtroppo non lo è quella della vecchiaia che immortala una componente sempre più importante. Per quanto riguarda ’ambiente e servizi’, le performace peggiori sono legate al numero di auto circolanti e alle piste ciclabili. Infine ’cultura e tempio libero’: stabile l’indice della sportività (45° posto), in diminuzione il numero delle librerie e anche dei bar presenti.
Paola Tomassoni
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