Nella sua ultima seduta, il consiglio comunale di Verona ha approvato con 25 voti favorevoli e 6 astensioni la modifica del regolamento generale delle entrate comunali presentata dall’assessore al bilancio Michele Bertucco. La finalità è dare ai cittadini la possibilità di pagare le imposte con rateazioni più lunghe, da un massimo di 48 fino alle 72 rate, di sospenderle o di prorogare il pagamento in caso di difficoltà finanziarie oggettive.
Su richiesta del debitore che versi in una situazione di temporanea e obiettiva difficoltà, il Comune ora concede la ripartizione del pagamento delle somme dovute in rate mensili di pari importo fino ad un massimo di 72 rate, fermo restando che l’importo minimo della rata non può essere inferiore a 100 euro.
Le rate potranno essere così organizzate:
- per pagamenti da 100 a 500 euro, fino a quattro rate mensili;
- per pagamenti da 500 a 3mila euro, da cinque a dodici rate mensili;
- per pagamenti da 3mila a 6mila euro, da tredici a ventiquattro rate mensili;
- per pagamenti da 6mila e 20mila euro, da venticinque a trentasei rate mensili;
- per pagamenti superiori ai 20mila euro, da trentasette a settantadue rate mensili.
La versione precedente del regolamento prevedeva per i debiti fino a 500 euro massimo 2 rate, tra i 500 e i 3mila euro fino a 5 rate, tra i 3mila e i 6mila un massimo di tredici rate, dai 6mila ai 50mila non più di 36 rate, e oltre ai 50mila non si potevano raggiungere più di 48 rate mensili.
«Premesso che siamo tra i comuni più virtuosi del Veneto nell’attività di riscossione, abbiamo riscontrato l’oggettiva necessità della cittadinanza di avere a disposizione maggior tempi per far fronte ai propri debiti», ha commentato Bertucco.
Il Comune di Verona, inoltre, sta portando avanti in collaborazione con le forze dell’ordine, un’intensa attività di contrasto all’evasione dell’imposta di soggiorno delle attività recettive. Dopo un’accurata attività di estrazione e comparazione di dati, definizione di alert e individuazione di anomalie, nel mirino dei controlli incrociati sono finite decine strutture ricettive ed è stato effettuato il recupero dell’imposta di soggiorno per quasi 100mila euro. Recuperati ricavi non dichiarati per oltre 250mila euro e Iva dovuta per circa 40mila euro. L’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi ha spiegato che «si tratta di un modello di collaborazione interdisciplinare e interforze innovativo, che ha come principale finalità il rafforzamento del presidio a tutela e valorizzazione di chi opera regolarmente nel settore della recettività turistica, da tempo un asset strategico per la nostra città. Stiamo dalla parte di coloro che rispettano le regole e li vogliamo tutelare con ogni mezzo».
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