Firenze, 19 dicembre 2024 – La Fiorentina si riaffaccia alla Conference League con due obiettivi ben precisi. Facciamo tre. Rialzarsi dopo la sconfitta ’particolare’ arrivata al Dall’Ara. Ma soprattutto vincere per evitare di aggiungere due ulteriori partite per proseguire la competizione, considerato che se i viola dovesse uscire dalla prime otto della classifica dovrebbero passare dai play off. Non solo. Se dovessero prendersi i tre punti nella sfida portoghese contro il Guimaraes (ore 21) eviterebbero di trovare il Chelsea almeno fino alla finalissima. Non male tenersi a debita distanza dallo squadrone inglese.
L’odissea della vigilia non dovrà distrarre la Fiorentina. Mister Palladino non vuole alibi da questo punto di vista. Certo, il gruppo avrebbe preferito viaggiare secondo la tabella di marcia prestabilita ma alla fine le condizioni meteo hanno costretto il club a un piano B. Partenza nel tardo pomeriggio da Pisa anziché da Peretola e arrivo a Guimaraes dopo l’ora di cena. Inconvenienti da superare in fretta, perché in Portogallo la Fiorentina ha bisogno di fare una partita vera. Come detto, in palio l’approdo diretto agli ottavi di finale (6-13 marzo) garantiti con un punticino. Ma la missione portoghese è partita con l’ambizione di andare a vincere la sfida per provare ad agguantare il secondo posto in classifica alle spalle del Chelsea (attualmente in mano proprio alla squadra di Rui Borges). Vincere e controllare nel frattempo che il Legia Varsavia non trionfi di goleada in casa del Djurgarden. Incastri e incroci di un maxi girone che ‘premia’ le prime due in graduatoria non facendole incontrare fra loro prima di un’eventuale finalissima.
Portoghesi con diverse assenze di rilievo. Spicca quella di Nelson Oliveira, attaccante e leader del reparto offensivo, oltre a quella di Bruno Gaspar. L’ex di turno è fermo ai box da inizio dicembre a causa di un problema muscolare. La Fiorentina ha lasciato a casa Sottil e Cataldi (per entrambi tonsillite, dovrebbero recuperare per l’Udinese) oltre a Biraghi (scelta tecnica). La formazione di Palladino sarà un mix di titolarissimi e titolari (non si arrabbi il mister…) anche perché di tempo per recuperare stavolta ce n’è un po’ di più visto l’impegno di lunedì contro l’Udinese. Martinelli sogna un’altra chance tra i pali. Dodo è sicuro di esserci vista la squalifica da scontare in campionato. E là davanti non è esclusa l’artiglieria pesante fin da subito, con Gudmundsson alle spalle di Kean. Servirà una viola tirata a lucido, nella bolgia dell’Estadio Dom Afonso Henriques che si preannuncia pieno (circa 30.000 spettatori) e senza tifosi viola che devono scontare la seconda e ultima giornata di squalifica inflitta dalla Uefa.
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