La metà delle aziende italiane ha dedicato una fetta significativa del proprio budget, tra l’1% e il 5% del fatturato, a iniziative green, con investimenti individuali che raramente superano i 250.000 euro. L’efficienza energetica e la decarbonizzazione restano le priorità assolute per la maggior parte delle imprese (62%)
La terza edizione dell’Osservatorio sulla Clean Technology, promosso da Innovatec e Circularity, ha svelato un quadro completo della sostenibilità nelle imprese italiane. L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 450 aziende, ha esplorato investimenti, aspettative e ostacoli alla transizione ecologica.
Investimenti in sostenibilità ambientale: negli ultimi 3 anni un aumento costante
La transizione verso un’economia circolare è sempre più al centro delle agende aziendali italiane. Negli ultimi tre anni, il numero di imprese che hanno adottato pratiche sostenibili è aumentato del 53%. Tuttavia, nonostante la crescente consapevolezza, solo il 20% delle aziende ha un’organizzazione dedicata alla sostenibilità.
La riduzione dei rifiuti è emersa come la principale preoccupazione, ma la mancanza di competenze e gli elevati costi degli investimenti rappresentano ancora significative barriere. Nonostante ciò, le prospettive sono positive: il 65% delle imprese si aspetta un ulteriore incremento dei bisogni in ambito sostenibilità.
PNRR: solo il 5% delle aziende ottiene i fondi
Il PNRR, pur rappresentando un’opportunità unica per la transizione ecologica delle imprese italiane, si sta rivelando un percorso tortuoso.
Nonostante il 26% delle aziende lo consideri una leva strategica, solo il 5% è riuscito a ottenere i fondi.
La maggioranza delle imprese, scoraggiata dalla complessità delle procedure e dalla percezione di non soddisfare i requisiti, non ha nemmeno presentato domanda.
Questo dato evidenzia la necessità di semplificare l’accesso ai fondi e di fornire un supporto più efficace alle imprese.
Efficienza energetica e la decarbonizzazione: il primo investimento in Clean Technology delle imprese italiane
Mentre l’efficienza energetica mantiene la sua posizione di primo investimento green per le imprese italiane (seppur con un leggero calo rispetto all’anno precedente), è l’economia circolare a registrare una crescita esponenziale.
Negli ultimi tre anni, gli investimenti in questo ambito sono triplicati, con un’azienda su quattro che ha già adottato pratiche di riciclo e riutilizzo.
Questo trend è particolarmente evidente nelle grandi aziende, dove il riciclo di scarti e sfridi di produzione è la pratica più diffusa.
Investire in sostenibilità non è più solo una scelta etica, ma una strategia vincente per le imprese italiane. Oltre a migliorare la propria reputazione (74%), le aziende stanno scoprendo che le pratiche green possono portare a significativi risparmi sui costi e a un aumento dell’efficienza.
Non è un caso che il 50% delle imprese che hanno investito in sostenibilità abbia già visto crescere la propria redditività. E il bello è che spesso bastano investimenti contenuti: la metà delle aziende ha destinato meno del 5% del proprio fatturato a iniziative green.
Una prospettiva positiva
L’Osservatorio ci offre una prospettiva positiva: le imprese italiane sono sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità e stanno investendo in modo concreto per ridurre il proprio impatto ambientale.
L’economia circolare si conferma un trend in crescita, con importanti ricadute positive in termini di efficienza e competitività.
Tuttavia, per cogliere appieno le opportunità offerte dalla transizione ecologica, è necessario superare le attuali barriere e creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla sostenibilità.
Le imprese, le istituzioni e la società civile devono lavorare insieme per costruire un futuro più sostenibile e prospero per il nostro Paese.
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