ROVIGO – Nel settore dell’intermediazione immobiliare il fenomeno dell’abusivismo e delle attività irregolari, presente anche nel territorio di Rovigo, presenta dimensioni rilevanti, causando illegalità nel corretto svolgimento delle compravendite e gravi situazioni di evasione fiscale. Da tale fenomeno può derivare un forte danno per gli operatori di mercato, per il fisco ma soprattutto per i consumatori!
L’abusivismo denunciato da Fiaip Rovigo viene spiegato così dal presidente provinciale Andrea Fiocchi: “Da diverso tempo si possono trovare nelle nostre città delle figure anomale, magari munite di partita Iva, ma non autorizzate a fare acquisizione di appartamenti, a chiedere il mandato di vendita, a mostrare un immobile, concludere una trattativa con una proposta di vendita e recarsi dal notaio durante il rogito e registrare la fattura nell’atto come prescrive la Legge Bersani. Tutto questo perché non sono agenti immobiliari abilitati”.
La necessità di controllo e di contrasto. Il collegio di Fiaip Rovigo si farà promotore anche di un convegno pubblico, per porre all’attenzione come contrastare l’abusivismo nell’attività di intermediazione immobiliare.
“Uno strumento importante che darà vita anche un archivio delle segnalazioni per mettere i trasgressori di fronte alle loro responsabilità. Fiaip ha creato anche un contenitore formativo chiamato Fiaip Academy, che darà inizio a dei corsi preparatori per sostenere l’esame di agente immobiliare. Con questa iniziativa tutte le figure abusive dovranno mettersi in regola, pena la segnalazione e la denuncia alle autorità competenti”. Un’attenzione che si sposta su come riconoscere un agente immobiliare non abilitato.
“Il consumatore spesso ignora la sostanziale differenza tra un abusivo ed un professionista regolarmente iscritto alla Camera di Commercio” spiega Fiocchi, Presidente di Fiaip Rovigo. “Per essere agente immobiliare è necessario detenere un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media secondaria, aver frequentato un corso di formazione con relativo superamento di esami abilitanti ed aver sottoscritto una polizza assicurativa professionale obbligatoria. Quando si entra in contatto – conclude Fiocchi – con un mediatore è consigliabile chiedere al soggetto di mostrare il tesserino con il numero di iscrizione ad un registro speciale denominato Rea”.
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