LgNet: a Sassari il progetto gestito da “Porta Aperta” per l’assistenza e l’integrazione dei migranti
Sassari ha aderito per il terzo anno consecutivo al progetto europeo LgNet. L’iniziativa, gestita dalla cooperativa sociale “Porta Aperta”, ha come obbiettivo l‘integrazione e l’assistenza delle persone extracomunitarie. La referente della cooperativa Giovanna Piana, racconta quali sono le attività e i risultati raggiunti per aiutare gli immigrati, soprattutto per quanto riguarda la situazione lavorativa e abitativa.
Sassari una delle prime ad attivare LgNet: i migranti sono il 6% della popolazione
Il bando per il progetto LgNet è stato attivato in Italia a partire dal 2018 e Sassari, già dal 2020, è stata una delle prime città ad aderire. Ad oggi, sono 18 le città coinvolte e la nuova amministrazione del Comune di Sassari ha deciso di proseguire nella realizzazione dell’iniziativa. Nel 2023 sono state prese in carico 36 persone e sono stati attivati 15 progetti personalizzati. Fino al 2026 la cooperativa stima di aiutare altre 80 persone. A Sassari il 6% della popolazione è straniera, in particolare senegalese: a seguire nigeriani, gambiani, bengalesi e pachistani. Molti immigrati abitano nella città da così tanto tempo che possono essere considerati sassaresi.
L’equipe di Porta Aperta aiuta i migranti a trovare l’autonomia
Ad occuparsi del progetto, come spiega la referente di “Porta Aperta” Giovanna Piana, è proprio la cooperativa sociale. Tramite un’equipe multidisciplinare formata da educatrici, psicologa, mediatrice culturale e assistente sociale, si riesce a prendere in carico sotto più punti di vista chi si trova in difficoltà . La cooperativa si occupa, attraverso “un’unità di strada”, di monitorare il territorio e di avvicinare la popolazione migrante in stato di marginalità. Si tratta dei migranti con condizioni abitative e lavorative precarie o totalmente assenti. “Porta Aperta” si occupa anche di chi non riesce ad accedere ai servizi sanitari o non li conosce affatto.
A Sassari due rifugi protetti per le famiglie di migranti
Il supporto fornito da “Porta Aperta” riguarda anche piccole azioni come l’apertura dello Spid o l’iscrizione a un ufficio di collocamento. La cooperativa inoltre, ha realizzato a Sorso due rifugi protetti che accolgono più nuclei familiari. Si tratta di due appartamenti dove più persone possono coabitare fino al raggiungimento dell’autonomia.
L’obbiettivo per il futuro: abbandonare i pregiudizi verso i migranti
Il prossimo obbiettivo della cooperativa è quello di scardinare le situazioni che possono ostacolare l’inclusione. Ci sono ancora molti pregiudizi nei confronti delle persone extracomunitarie, come si è visto anche nel caso della campionessa italiana di lancio del disco Daisy Osakue, vittima di profilazione razziale. C’è ancora tanta discriminazione per quanto riguarda religione e colore della pelle, ma anche a causa del lavoro e del genere. Per questo motivo, a marzo, la cooperativa organizzerà un evento per mescolare la cultura sassarese a quelle dei migranti.
Intervista a cura di Egidiangela Sechi
La Strambata del 18-12-2024
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