Assemblea Coldiretti, Prandini: su Mercosur lavoriamo per ottenere reciprocità, non compensazione. VIDEOINTERVISTA #finsubito prestito immediato

Roma – “Per arrivare ad avere l’attuazione piena del Mercosur serve l’approvazione da parte di tutti i Paesi. Già oggi ci sono delle sensibilità completamente diverse, basti vedere il posizionamento che altri Stati membri, oltre all’Italia, stanno tenendo. La Francia ha una posizione di assoluta contrarietà, come ce l’hanno anche i polacchi. L’Italia al momento è contraria e quindi noi continuiamo a lavorare”.

Così Ettore Prandini a margine dell’Assemblea Nazionale di Coldiretti.

“Per fare che cosa? Per ottenere la reciprocità nel momento in cui ci verrà riconosciuta e contestualmente verranno anche stanziate risorse aggiuntive non in termini occasionali, perché il principio della compensazione a noi non piace nemmeno un po’.

A noi invece interessa creare misure che siano stabili e durature, che riguardano un aiuto diretto al lavoro dei nostri agricoltori e che ci permettano di continuare a poter implementare anche l’innovazione in agricoltura, come anche la realizzazione di infrastrutture come i bacini di accumulo. Se le risorse saranno comunitarie, questo sarà alla portata di tutti i Paesi. Se, come spesso e volentieri l’Europa ha fatto, le demanda ai singoli Stati, allora noi vedremo anche in questo caso delle differenze significative fra paesi che magari non hanno problemi di debito.

L’Italia li ha questi problemi e quindi quegli altri paesi potranno fare questi investimenti, mentre noi faremo da osservatori. Se pensiamo ai bacini di accumulo guardiamo cosa ha fatto la Francia, cosa ha fatto la Spagna. Erano nella nostra situazione, quindi trattenevano solo l’11% di acqua piovana.

Fino a 15 anni fa, oggi la Spagna ne trattiene il 28% e la Francia ne trattiene più del 35%. Noi ne continuiamo a trattenere l’11%. E il tema dell’acqua, del dissesto idrogeologico sarà il grande tema per quanto riguarda anche un sistema produttivo importante come quello agroalimentare del nostro Paese, che vale 620 miliardi, 4 milioni di occupati e ha raggiunto nel 2024 un record storico, legato alle esportazioni, di 70 miliardi”.