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Confapi Brescia: 2024 un anno complesso, ma le aziende sono già al lavoro #finsubito prestito immediato


Il 2024 delle aziende bresciane si chiude tra molte incertezze a causa di una contingenza complessa, ma, in risposta, c’è il loro impegno a identificare nuove soluzioni alle problematiche dell’economia e della politica internazionale. Lo riferisce l’indagine di Confapi Brescia che conferma gli elementi critici, ma mostra anche come il sistema-Brescia, seppur sotto pressione, stia intraprendendo nuove strade per uscirne. Una condizione segnata, in primis, dall’aumento dei costi. Il 40% degli intervistati afferma di essere stato colpito dai rincari dell’incidenza delle quotazioni dell’elettricità, il 41,9% da quelli del gas naturale. Non solo energetici: il business è stato condizionato dai rincari dell’acciaio (31,1%), da quelli delle materie prime alimentari (21,6%), del rame (20,3%) e del petrolio e dei suoi derivati (16,2%). Le prestazioni economiche delle imprese sono state segnate anche dagli scenari instabili dell’economia e della geopolitica. Il 62,2% degli intervistati indica come una minaccia alla propria attività la crisi economica di mercati di riferimento, mentre il 33,8% ritiene un fattore di rischio guerre e crisi geopolitiche. Grande rilievo anche l’aumento delle tariffe commerciali (14,9%) e la crisi dei trasporti del Mar Rosso (28,4%). A questo scenario fa da contraltare un crescente dinamismo nella ricerca di soluzioni a problematiche concrete e di mercato. Le Pmi intervistate, infatti, nel 57,8% del totale, dichiarano di essere già al lavoro per cercare nuovi mercati di sbocco. E ancora, il 37,8% vuole creare sinergie ed economie di scala integrandosi maggiormente con clienti e fornitori. Meritevole di riflessione un ulteriore 33,8% che impiega la leva degli investimenti in marketing e promozione come strumento anticrisi.

 

«Le nostre aziende stanno affrontando con coraggio le grandi sfide economiche – commenta Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia -, stanno lavorando per cambi di paradigma come, ad esempio, l’apertura di nuovi mercati di sbocco. Stanno provando a modificare ed arricchire un modello, quello “Brescia – Germania”, che sembrava destinato a durare, immutato, nel tempo». Trasformazioni draconiane che impatteranno anche su specifici settori produttivi, automotive in primis. «Accogliamo con favore gli esiti del tavolo ministeriale con Stellantis – continua Cordua – un’interlocuzione nella quale Confapi nazionale ha contribuito significativamente a tutela della catena di fornitura del produttore». Attenzione massima alle Pmi operanti nel comparto automotive, ora schiacciate tra rivoluzione tecnologica e calo della domanda. «Auspichiamo che possano essere supportate nella ripresa di investimenti in produzione ed innovazione e con misure finanziarie che consentano loro di superare la contingenza – continua Cordua -.

Fondamentale, inoltre, il sostegno alle imprese che intenderanno intraprendere un percorso di riconversione o diversificazione industriale. Il know-how elevato della nostra manifattura potrebbe, se adeguatamente guidato, essere messo a disposizione di altri settori, tra i quali aerospaziale, nautica, ferroviario e difesa». «Auspichiamo, inoltre, che il 2025 possa portare ad un nuovo inizio per il rilancio dell’ex ILVA – continua Cordua -. L’agonia del gruppo siderurgico, iniziata oltre dieci anni fa, ha condizionato la filiera della trasformazione siderurgica che, nel Bresciano, è rappresentata da un numero elevatissimo di imprese». Un approccio di sistema non può escludere il tema energetico. «Dall’energia passa la competitività del nostro Paese – continua Cordua -. Le quotazioni puntano nuovamente verso l’alto e il picco registrato in Germania rievoca scenari preoccupanti. Apprezziamo la misura Energy Release 2.0 che accosta al calmieramento dei prezzi l’installazione di nuova capacità di generazione di elettricità da fonti rinnovabili». Una struttura che evidenzia, però, una criticità su tutte. «L’adesione è riservata solo ad imprese elettrivore e ciò esclude le numerosissime Pmi per il quale l’energia ha un’incidenza molto significativa (il 40% del campione intervistato dall’indagine di Confapi Brescia riferisce un’incidenza della componente energia superiore al 10% della totalità dei costi industriali) – continua Cordua -. Auspichiamo un’evoluzione dal parametro del consumo a quello di un indice energetico». Una importante occasione per dare vita alla transizione energetica è «il protocollo siglato lo scorso martedì 10 dicembre da Confapi e GSE (Gestore dei Servizi energetici) – descrive Cordua -.

Un’intesa per incentivare l’utilizzo di misure specifiche, lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili, dando vita ad un tavolo permanente e percorsi formativi». Il 2025 parrebbe presentarsi in sostanziale equilibrio con la fine di questo 2024, con il mantenimento di grandi questioni aperte. «Confapi Brescia sta potenziando strumenti che possano accostare le imprese in questo contesto complesso – descrive il presidente -, progettando un piano di iniziative che avvicini ulteriormente l’Associazione al territorio». La partnership con Microsoft Italia per l’adozione di generative AI in azienda, l’entrata nel capitale sociale di Weaream per la manifattura additiva nei processi industriali sono solo due delle azioni che l’Associazione ha condotto per sostenere le imprese nelle attuali rivoluzioni. «Su competenze e innovazione le aziende del territorio si giocheranno attrattività, competitività e produttività – continua Cordua -. Le sfide tecnologiche di settori cardine porteranno a moltiplicare esperienze di diversificazione produttiva e, in casi più estremi, di riconversione industriale. Per dare forma ad entrambe servono competenze specifiche, sempre più rare da trovare sul mercato. Per questa ragione, Confapi Brescia sostiene il valore del progetto della Cittadella dell’Innovazione. Crede che la sua concretizzazione sia strategica, nonché urgente, per evitare un pesante impoverimento industriale del nostro territorio».

 

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CONFAPI BRESCIA: I NUMERI DEL 2024

 

Confapi Brescia è in prima linea per sostenere le imprese resilienti e dinamiche che compongono il tessuto industriale del territorio. Nel 2024, l’attività dell’Associazione è stata a tutto campo, espandendo su più fronti il proprio raggio d’azione. Nonostante le difficoltà di mercato, con soddisfazione Confapi Brescia ha mantenuto in territorio positivo il saldo tra nuove aziende associate e vecchi soci dimessi. Ha fornito assistenza alle imprese per la formazione dei dipendenti e la ricerca del personale. Nel 2024 sono state, infatti, erogate 4.092 ore di corsi che hanno formato 1.190 lavoratori. Sono stati, inoltre, raccolti oltre 2.500 curriculum vitae, 620 dei quali poi inviati alle aziende associate per contribuire a rispondere a vuoti d’organico.

 

L’ufficio per le Relazioni industriali e sindacali ha fornito assistenza e consulenza per gestire crisi aziendali, di settore e utilizzo di ammortizzatori sociali quale, principalmente, la cassa integrazione guadagni ordinaria. Il totale delle imprese coinvolte ha superato le 180 unità. In forte aumento la stipulazione di contratti aziendali e regolamenti welfare e premiali a dimostrazione di una politica ridistributiva in atto a compensazione del precedente periodo di inflazione. Molto significativo l’aumento, rispetto all’anno precedente, dell’attività di assistenza giuslavoristica e sindacale, richiesta da oltre il 50% delle imprese associate. Da sottolineare che le competenze dell’area Relazioni Industriali e Sindacali sono ampiamente utilizzate da Confapi nazionale per la gestione dei rinnovi dei CCNL e per le Relazioni Sindacali Confederali. Particolarmente importante il confronto che porterà al rinnovo del CCNL del settore metalmeccanico. Unionmeccanica Confapi ha tenuto a far partire il tavolo prima della scadenza naturale che avverrà il 31 dicembre 2024(si è riunito per la prima volta lunedì 16 dicembre), poiché considera rilevante e decisivo il fattore tempo a fronte di una situazione generale così complessa. Confapi Brescia ha inoltre contribuito a favorire l’accesso dei suoi associati a strumenti finanziari come i contributi a fondo perduto, i crediti d’imposta e i finanziamenti agevolati. Ha, infatti, permesso l’ottenimento di un totale di 1,374 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 947.300 euro tra contributi a fondo perduto e crediti d’imposta.  Significativo, infine, il lavoro di Confapi Brescia per favorire la ricerca di nuovi mercati e incrementare l’internazionalizzazione delle imprese associate. Nel 2024, l’Associazione ha realizzato esposizioni in collettiva con aziende associate presso SAMU Expo (Pordenone), Elmia Subcontractors

(Svezia) e MSV (Repubblica Ceca). Nel 2025 è già confermata la partecipazione a MECSPE, a Bologna, e sono in programma il ritorno a MSV e Elmia Subcontractors oltre all’esposizione a Subcontractacion

(Spagna) e a HI-Tech & Industry Scandinavia (Danimarca). Il 9 aprile, inoltre, Confapi Brescia sarà a Berlino per partecipare a Zukunftstag Mittelstand 2025, il convegno più importante della piccola e media impresa tedesca, organizzato dall’associazione BVMW.

 

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CONFAPI BRESCIA E IL TERRITORIO: LE SINERGIE E LE INIZIATIVE

 

Confapi Brescia ha consolidato la sua presenza come partner e interlocutore di istituzioni, enti e forze dell’ordine per rafforzare il suo ruolo di rappresentanza e costruire percorsi di sensibilizzazione e dialogo condivisi con altri protagonisti della vita del territorio. Di notevole importanza, in tal senso, i convegni «Lavoro – Sicurezza al Centro», organizzato assieme all’Arma dei Carabinieri e che ha visto l’intervento della sezione bresciana dell’INAIL, e «Il fenomeno della Contraffazione», che ha portato Confapi Brescia a dialogare con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

L’Associazione ha, inoltre, firmato un importante protocollo di collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lombardia”, per fornire supporto alle imprese associate in caso di attacchi informatici. Digitale che corre al fianco dello straordinario potenziale dell’intelligenza artificiale generativa nei processi aziendali. Una mission che ha visto Confapi Brescia prima associazione datoriale italiana a siglare un MoU con Microsoft Italia rivolta a sviluppo e diffusione di conoscenza sulla nuova tecnologia. È, infine, degno di nota il protocollo con CSV Brescia e i Comuni degli Ambiti 1

(Brescia) e 3 (Brescia Est) per rafforzare l’impegno nello sviluppo di tirocini d’inclusione e il volontariato d’impresa, a sostegno dell’adozione del modello rappresentato dalle società benefit.

 



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