- Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi rispetta specifiche condizioni.
- Requisiti principali: Mantenimento occupazionale, incremento forza lavoro, investimenti in beni strumentali 4.0/5.0, reinvestimento degli utili.
- Cumulabilità: Compatibile con altre agevolazioni fiscali.
- Durata: In vigore per il 2025, salvo proroghe future.
Cosa è l’IRES Premiale?
L’IRES Premiale è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per incentivare investimenti e occupazione. Consiste in una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per le aziende. In particolare, l’aliquota IRES ridotta è quella legata alla dichiarazione dei redditi 2026 (relativa al 2025).
L’aliquota ridotta è accessibile alle aziende che soddisfano quattro condizioni:
- Assenza di cassa integrazione.
- Mantenimento della media occupazionale nel triennio precedente.
- Incremento minimo dell’1% della forza lavoro.
- Reinvestimento di almeno l’80% degli utili in beni innovativi (importo minimo di investimenti 4.0 o 5.0 tra il 1° gennaio 2025 e il 30 ottobre 2026).
Questa misura supporta la transizione digitale e la crescita sostenibile, promuovendo la competitività delle imprese italiane.
Questa misura è parte di un piano più ampio volto a rilanciare l’economia, supportare la transizione digitale ed energetica, e promuovere la stabilità occupazionale. Si inserisce in un panorama internazionale di riforme fiscali mirate a stimolare la crescita sostenibile, con particolare attenzione agli investimenti in beni strumentali innovativi e agli incentivi legati alla digitalizzazione e all’efficienza energetica.
Al momento sembra che l’agevolazione sarà in vigore per un solo anno, salvo proroghe successive (legate al reperimento dei fondi nelle prossime leggi di bilancio).
Requisiti per accedere all’IRES Premiale
Per beneficiare della riduzione dell’aliquota fiscale di tassazione ai fini delle imposte dirette, le imprese devono soddisfare quattro condizioni specifiche:
Mantenimento occupazionale
L’azienda deve dimostrare una stabilità del personale, con un livello di occupazione nel 2025 pari o superiore alla media del triennio 2022-2024.
Incremento della forza lavoro
È necessario assumere nuovi dipendenti o stabilizzare i contratti esistenti, incrementando almeno dell’1% il personale rispetto al 2024. Questo obbligo garantisce che le aziende mantengano il loro impegno verso i lavoratori, fornendo stabilità al mercato del lavoro e incentivando politiche di crescita interna. Tale incremento può avvenire attraverso nuove assunzioni o stabilizzazioni contrattuali. Ciò non solo migliora le condizioni aziendali, ma contribuisce anche a ridurre il tasso di disoccupazione nazionale.
Reinvestimento degli utili
Almeno l’80% degli utili deve essere trattenuto in azienda, di cui il 30% reinvestito in tecnologie innovative come:
- Macchinari per l’industria 4.0.
- Soluzioni digitali avanzate.
- Sistemi per l’efficienza energetica.
Questi investimenti favoriscono l’adozione di tecnologie innovative e migliorano la competitività sul mercato globale. In particolare, le imprese devono effettuare investimenti per un importo pari al maggiore tra il 24% dell’utile 2024 (ovvero il 30% dell’80%, il minimo accantonato a riserva) e il 24% dell’utile del 2023.
Benefici per le imprese
I possibili benefici per le aziende possono essere così riassunti:
- Riduzione della pressione fiscale: Un’aliquota del 20% offre un risparmio diretto sulle imposte;
- Incentivo all’innovazione: Gli investimenti in beni strumentali tecnologici vengono premiati;
- Supporto all’occupazione: La misura incoraggia le assunzioni e la stabilità lavorativa;
- Cumulabilità con altre agevolazioni: Compatibilità con il super bonus del 120% per le nuove assunzioni e con i crediti della Transizione 4.0 e 5.0.
Approfondimento: Transizione 4.0 e 5.0
La Transizione 4.0 e 5.0 rappresenta un pilastro fondamentale per l’accesso alla Mini IRES. Gli investimenti in tecnologie innovative, come l’automazione industriale, l’intelligenza artificiale e le soluzioni energetiche avanzate, sono incentivati attraverso questa misura fiscale. In particolare, l’adozione di beni materiali e immateriali capaci di migliorare i processi produttivi e l’efficienza energetica è cruciale per accedere agli sconti previsti.
Questi strumenti tecnologici non solo migliorano la produttività, ma rappresentano un vantaggio competitivo per le aziende italiane nel contesto internazionale. L’integrazione con i programmi di sviluppo sostenibile dell’Unione Europea rafforza ulteriormente l’impatto positivo di queste misure.
Come prepararsi
Le aziende devono monitorare attentamente i flussi di cassa e pianificare il reinvestimento degli utili in beni strumentali, con particolare attenzione alle tecnologie innovative. Il bonus non sarà fruibile per le società che chiuderanno con una perdita fiscale il periodo di imposta 2025, senza alcuna possibilità di riportare il bonus negli anni successivi. Allo stesso modo, pare che resteranno escluse dall’agevolazione le imprese che hanno chiuso in perdita l’esercizio 2024. Queste, infatti, non possono verificare il requisito legato all’accantonamento a riserva degli utili.
Per rispettare i requisiti occupazionali, è essenziale stabilire un piano di assunzioni coerente con la crescita aziendale e mantenere un focus sulle categorie di lavoratori fragili per ottenere ulteriori deduzioni. È necessario predisporre una documentazione dettagliata che dimostri il rispetto delle condizioni richieste, come il mantenimento degli utili in azienda e l’incremento occupazionale.
Riduzione dell’IRES in base agli investimenti
Aliquota IRES | Requisiti Soddisfatti | Utili Reinvestiti |
---|---|---|
24% | Nessuno | Nessuno |
22% | Parziale | 20% |
20% | Tutti | 30% |
Crediti fiscali e incentivi cumulabili
Misura | Percentuale Deduzione | Beneficiari |
---|---|---|
Super Deduzione | 120% | Nuove assunzioni |
Transizione 4.0 | Variabile | Investimenti tecnologici |
Mini IRES | 4% | Requisiti soddisfatti |
Conclusioni
Il bonus legato all’IRES premiale rappresenta un’opportunità unica per le aziende italiane di ridurre il carico fiscale investendo in innovazione e occupazione. Per accedere a questo vantaggio, è fondamentale rispettare i requisiti e pianificare attentamente le strategie aziendali. Se desideri ricevere supporto per comprendere come ottimizzare i benefici fiscali per la tua azienda, contattaci per una consulenza fiscale personalizzata.
Domande frequenti
Sono inclusi i beni materiali e immateriali previsti dai piani Transizione 4.0 e 5.0, come macchinari avanzati, software e soluzioni per l’efficienza energetica.
No, uno dei requisiti fondamentali è l’incremento dell’occupazione almeno dell’1% rispetto al 2024.
Sì, è compatibile con il super bonus per le assunzioni e i crediti legati alla Transizione 4.0 e 5.0.
Tutti i settori produttivi sono ammessi, purché rispettino i requisiti richiesti.
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