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Finanziaria, all’Ars arriva il maxi-emendamento del governo #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


PALERMO – Venti milioni di euro come arma in più nelle mani del dipartimento di Protezione civile contro la siccità e per impianti di dissalazione, un fondo da dieci milioni presso il dipartimento Infrastrutture che aiuti enti regionali e Comuni nella progettazione comunitaria e uno sconto del 50% sul bollo auto per i veicoli di nuova immatricolazione da parte delle aziende di autonoleggio. E poi agevolazioni e sostegno al mondo imprenditoriale. Sono alcune delle misure contenute nel maxi-emendamento alla Finanziaria in discussione all’Ars.

Maxi-emendamento, ‘pacchetto crescita’

La bozza messa insieme dal governo guidato da Renato Schifani contiene anche le proposte arrivate dai gruppi parlamentari di Sala d’Ercole rispetto ai cosiddetti ‘grandi temi’, con l’unica eccezione del Partito democratico. Rstano fuori, per il momento, le richieste territoriali dei singoli deputati per i propri collegi di riferimento: sarà l’ultima tessera del puzzle ad andare al suo posto.

Nella bozza che circola a Palazzo dei Normanni, destinata comunque a subire delle modifiche, spiccano soprattutto le misure in materia di sviluppo economico disegnate dal governatore e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. Un pacchetto di norme che entreranno in azione in sincrono e che nelle intenzioni del governo dovrebbe contribuire a creare un habitat ideale per la crescita e lo sviluppo delle imprese.

La prima leva è contenuta nell’articolo che destina 12,5 milioni di euro al Fondo Sicilia, presso l’Irfis. Servirà per finanziamenti agevolati con contribuzione a fondo perduto in favore delle imprese siciliane che partecipano a operazioni di aggregazione aziendale. Si tratta di una misura che era stata stoppata dall’Ars in occasione dell’assestamento di bilancio e che ora il governo ripropone con alcuni aggiustamenti che accolgono le indicazioni giunte dall’Aula.

L’asse portante della norma punta ad irrobustire il sistema delle imprese che operano in Sicilia. Una quota del fondo sarà destinata alle pmi, che però potranno ottenere l’agevolazione soltanto a fronte di programmi di efficientamento energetico, innovazione dei cicli produttivi, ricerca e digitalizzazione. Un occhio particolare anche alle aziende danneggiate dagli incendi del 2023: potranno usufruire di contributi a fondo perduto a fronte di mutui concessi dalle banche.

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Alessandro Dagnino e Renato Schifani

La norma per i consumi

Messa nero su bianco anche la norma, anticipata qualche giorno fa, che punta a favorire i consumi: 15 milioni di euro all’anno, per due anni, gestiti sempre dall’Irfis, per l’abbattimento degli interessi sui prestiti al consumo. La misura, voluta fortemente da Schifani, partirà dall’1 gennaio 2025 e sarà utilizzabile per l’acquisto di beni durevoli non di lusso. L’incentivo ai consumi sarà riservato ai residenti in Sicilia con un Isee inferiore a trentamila euro.

Le Aree a burocrazia semplificata

Il maxi-emendamento prevede poi un’articolata norma di semplificazione burocratica in favore delle imprese. In Sicilia nasceranno infatti le ‘Aree a burocrazia semplificata e a legalità controllata’. L’obiettivo della misura è di incrementare gli investimenti in Sicilia nell’ambito della Zona economica speciale unica.

L’articolo prevede che entro novanta giorni tre assessorati della Regione (Economia, Attività produttive ed Enti locali) presentino alla Giunta un elenco con le procedure che saranno oggetto di semplificazione, le norme di riferimento e le amministrazioni competenti. Previsti anche appositi protocolli con le forze dell’ordine e l’istituzione di presidi di legalità nelle aree interessate. Le proposte saranno poi approvate dalla giunta regionale e a quel punto il presidente della Regione le presenterà al governo nazionale per la successiva stipula di protocolli e convenzioni.

Le società partecipate, soldi per Ast

Un capitolo del maxi-emendamento alla Finanziaria riguarda le società partecipate della Regione. Nuova iniezione di liquidità per Ast, che servirà alla società di trasporto pubblico regionale per dare corpo al piano di risanamento e compiere la trasformazione ‘in house’. L’azienda guidata al momento da Alessandro Virgara riceverà 23,4 milioni di euro nei prossimi tre anni “per i servizi di trasporto resi gratuitamente in favore degli anziani e delle persone con disabilità. Con il passaggio ‘in house’, inoltre, Ast avrà l’obbligo di non aumentare il costo dei biglietti per sei anni, ottenendo in cambio dalla Regione una compensazione di quattro milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027.

Fondi per la Mercati agroalimentari Sicilia

Boccata d’ossigeno per un’altra Partecipata regionale dal futuro incerto: la Mercati agroalimentari Sicilia (Maas), con sede a Catania, che gestisce i mercati all’ingrosso ortofrutticolo ed ittico nel capoluogo etneo. Per dare seguito al piano di ristrutturazione dei debiti della società, già omologato dal Tribunale, l’assessorato all’Economia potrà erogare un contributo straordinario di 300mila euro in favore della società.

Risorse per Siciliacque

La Regione va in soccorso anche di Siciliacque, da sempre alle prese con l’impossibilità di riscuotere le somme legate al servizio idrico reso ai Comuni: prevista una ulteriore anticipazione di denaro che coprirà le morosità dei comuni trapanesi e messinesi. Si tratta di 10,7 milioni in più, che si aggiungono ai 23,6 già previsti. Soldi che dovranno comunque essere restituiti alla Regione.



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