SPRESIANO (TREVISO) – Il Mondiale di ciclismo su strada e pista in Trentino e Alto Adige del 2031 potrebbe avere le gare indoor nel nuovo velodromo di Spresiano. Lo ha confermato ieri, nel corso della serata dedicata al Giro d’Onore della Federciclismo a Milano, il presidente della Fci, Cordiano Dagnoni. «Abbiamo lavorato in questi anni a testa bassa per far ripartire il velodromo trevigiano, altrimenti sarebbe rimasto una cattedrale sportiva nel deserto, superando difficoltà inimmaginabili. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e presentare il progetto davanti al presidente del Coni Giovanni Malagò ci riempie d’orgoglio». Gli fa eco lo stesso Malagò, presente al Giro d’Onore da sempre innamorato del ciclismo: «Questa volta proprio ci siamo, lo possiamo dire apertamente. Nel corso di questi anni non ci siamo fatti mancare niente sul velodromo di Spresiano, ma alla fine questa Federazione è riuscita a portare a casa il risultato. Ci sono stati a livello governativo emendamenti con lo stanziamento di fondi per terminare il velodromo e per noi questo è un grande successo. E parlo anche in termini di competitività. Non posso parlare o pensare al ciclismo in termini di competitività mondiale e non avere un velodromo olimpico a casa nostra. Il Veneto poi è terra di ciclismo e di sport. Ed è giusto che si faccia lì. Avevamo una situazione a dir poco imbarazzante, parlando di velodromi, rispetto ad altre nazioni. Ora con il completamento di Spresiano e la sistemazione di quello di Montichiari il ciclismo su pista potrà davvero essere rilanciato come ai tempi d’oro».
IL PIANO
Il mese scorso si era finalmente sbloccato il lungo stallo che, da agosto del 2019, teneva ferma la realizzazione del tanto atteso velodromo di Spresiano: era stato firmato l’accordo di programma per la riapertura del cantiere di quello che dovrebbe diventare, con Montichiari, il più importante impianto coperto in Italia. Nelle scorse settimane il Comune di Spresiano guidato da Marco Della Pietra aveva approvato l’aggiornamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica elaborato da Sport e Salute, società in house della Presidenza del Consiglio. Martedì a Roma è stata posta la firma del contratto di mutuo concesso dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (Icsc) alla Regione Veneto, che segue il finanziamento da poco concessosempre Icsc al Comune di Spresiano, per un totale di 7 milioni di euro.
IL QUADRO
Si completa così il quadro economico per finanziare la realizzazione dell’impianto che potrà contare su un contributo di 28 milioni di euro da parte del Ministero per lo Sport e i Giovani. L’iter amministrativo porterà velocemente alla riapertura del cantiere per costruire una struttura dedicata non solo al ciclismo. L’opera, realizzata con il supporto tecnico di Sport e Salute spa, è sostenuta per 28 milioni di euro dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per il tramite del Dipartimento per lo Sport, mentre la restante parte è stata coperta da Icsc spa, che ha erogato due finanziamenti a tasso d’interesse completamente abbattuto, tramite Sport Missione Comune 2024: il primo, da 4 milioni di euro, al Comune di Spresiano, che ospiterà il velodromo, e il secondo, da 3 milioni di euro, alla Regione Veneto, che sosterrà l’attuazione del progetto. A inizio 2025 sarà annunciato il bando per scegliere l’impresa che terminerà i lavori e successivamente l’affidamento della gestione.
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