Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Neonata venduta, chiesti tre anni – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


Il processo per la neonata venduta al prezzo di 20mila euro è ad un passo dalla conclusione. Ieri in Tribunale la pubblica accusa ha ricostruito i fatti e ha chiesto la condanna a tre anni per Yousseff Berrazouk, l’uomo di origine marocchina, ritenuto l’intermediario della compravendita su cui avevano fatto piena luce gli agenti della Squadra Mobile di Latina. Era il 2017.
Il dibattimento – davanti al giudice Beatrice Bernabei – è giunto alle battute finali e riprende a gennaio con le repliche e la sentenza. I fatti contestati erano emersi dopo la denuncia presentata da un dipendente del Comune di Latina che si era accorto di qualcosa di anomalo ed era andato in Procura.

Berrazouk era stato sottoposto ad una misura restrittiva e successivamente era stato rimesso in libertà dai giudici del Tribunale del Riesame di Roma che avevano accolto il ricorso presentato dalla difesa. Oltre al mediatore della compravendita, sotto inchiesta erano finite due donne: la madre naturale della neonata, una donna originaria della Romania residente a Nettuno e una 35enne di Latina che voleva ad ogni costo un figlio e aveva simulato la gravidanza al punto da acquistare su internet una pancera.

Entrambe avevano scelto sotto il profilo processuale un rito alternativo e davanti al gip Giuseppe Cario nell’ottobre del 2017 avevano patteggiato la pena di un anno e sei mesi e due anni ed erano tornate in libertà. La piccina era nata ad Anzio da una donna di origine romena che secondo gli inquirenti aveva cercato anche di cambiare versione ai fatti. Quando era stata ascoltata a sommarie informazioni dagli investigatori della Questura di Latina, aveva riferito di essere vittima di una sudditanza psicologica nei confronti di Berrazzuok. E’ stata la mamma della 35enne che voleva acquistare la neonata, a riferire nel momento in cui la piccina doveva essere registrata all’anagrafe a Latina che la nipotina appena nata non era della figlia. Anche questa era stata una svolta all’indagine che aveva portato all’emissione delle misure restrittive firmate dal giudice Laura Matilde Campoli. Il gip aveva accolto le risultanze investigative della Procura e del pm Gregorio Capasso.

In tre erano finiti agli arresti domiciliari. Nel corso del processo sono stati ascoltati diversi testimoni: dal dipendente del Comune che aveva denunciato tutto, all’ostetrica dell’ospedale di Anzio dove era avvenuto il parto il 5 febbraio del 2017. I reati contestati nei confronti del presunto responsabile sono: il tentativo di l’alterazione di stato civile e l’intermediazione della vendita di minore.

Ieri dopo l’intervento della pubblica accusa la parola è passata alla difesa rappresentata dagli avvocati Francesco Vasaturo e Emanuele Farelli che hanno chiesto l’assoluzione per entrambi i capi di imputazione perchè il fatto non sussiste e non costituisce reato. Il 16 gennaio le repliche e a seguire la sentenza.



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui