di Michele Bufalino PISA
Procede spedito il cronoprogramma per il Pisa Training Centre di Gagno, la creatura della società nerazzurra che investirà oltre 30 milioni di euro per dar vita alla cittadella del calcio pisano. Nelle scorse ore è arrivata anche la valutazione tecnica da parte del nucleo comunale per le valutazioni ambientali che ha dato parere positivo sulla valutazione ambientale strategica, con una motivazione di ben 10 pagine pubblicata sull’albo pretorio. Un’ottima notizia, ben recepita anche dai progettisti di Ati Project.
Nel contesto del progetto che si estende sugli oltre 108mila mq, includendo anche 8700 mq di parcheggi erano state rilevate alcune criticità dai vari enti tra cui Regione Toscana, soprintendenza, Arpat e Autorità Idrica Toscana che avevano tenuto in considerazione il rischio idraulico, le caratteristiche del suolo per potenziali instabilità e cedimenti strutturali, nonché l’eventuale inquinamento acustico. Pertanto il nucleo comunale per le valutazioni ambientali ha individuato una serie di misure, già inserite nel piano attuativo da parte del Pisa Sporting Club, come lo spostamento degli edifici sopraelevati di almeno 2,96 metri sul livello del mare per garantire il deflusso dell’acqua e prevenire ristagni, o la creazione di una fascia alberata lungo i margini dell’area, collegamenti ciclabili e pedonali per una mobilità sostenibile.
Sostanzialmente il nucleo comunale ha espresso, cosa più importante, parere positivo, condizionato al rispetto di queste prescrizioni tecniche e ambientali, sottolineando l’importante ruolo del monitoraggio ambientale per verificare l’efficacia delle misure adottate, sia in fase progettuale che durante la realizzazione, una sorta di misura di controllo e verifica, indispensabile a questo punto della questione. Dal documento, firmato dai membri del nucleo Marco Redini, Ottavio Bosco, Matteo Pierotti e Serena Bambini in data 19 dicembre, il nucleo ricorda che, prima “dell’approvazione del Piano, il proponente, ai sensi dell’art. 27 della LR 10/2010, redige la dichiarazione di sintesi in cui è necessario evidenziare, oltre alle risultanze delle consultazioni e del parere motivato, anchele motivazioni e le scelte di piano, alla luce delle possibili alternative individuate nell’ambito del processo di Vas”.
Tutto come da programma perché di fatto “tali contributi devono essere integrati nel rapporto ambientale, senza che ciò costituisca motivo di riadozione del piano”, di conseguenza l’iter non sarà soggetto ad ulteriori ritardi e, anche se alcune integrazioni sono state accolte parzialmente, il Pisa non dovrà rimettere mano al progetto, ma solo fornire alcuni chiarimenti. Un passaggio minimale, mentre siamo ormai giunti all’ultimo miglio. Dopo le osservazioni il progetto è arrivato alla fase delle controdeduzioni da parte degli uffici tecnici e dell’amministrazione e, nei prossimi giorni, nella seduta di lunedì 23 o martedì 24 dicembre, la giunta si riunirà per affrontare di nuovo l’argomento prima del via libera definitivo e del permesso a costruire.
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