CARPI. Aperto alla fine degli anni Sessanta, ristrutturato nel 1998, chiuso definitivamente nel giugno del 2009, il Supercinema 70 di via Rodolfo Pio va all’asta. Il 23 gennaio alle ore 17 per la precisione.
L’Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Modena ha fissato il prezzo di vendita in 760 mila euro. Inagibile dopo il sisma del 2012 tutto l’edificio di cui la sala è parte era stato acquistato alcuni anni fa da un imprenditore edile concordiese che nel 2022 ha però perso la vita in un incidente stradale. La sua azienda è dunque ora interessata da un Piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione, procedura dichiarata dal Tribunale ad agosto 2023.
Il percorso
Il progetto era quello di demolire l’immobile per ricostruirlo poi con funzioni residenziali, con garage al piano terra e giardini pensili. Assieme al cinema (i cui primi proprietari furono i fratelli Gibertoni, e che era sorto laddove c’era il cinema estivo Italia) vanno all’asta il 23 gennaio anche altri locali compresi nel complesso del Supercinema, quelli dell’ex ristorante Officina di via Bellentanina ad esempio, ma anche uffici e laboratori distribuiti nei quattro piani dell’edificio (più piano terra). In questi anni i muri esterni dell’immobile (la sala era stata progettata dall’architetto Vinicio Vecchi e inaugurata esattamente 57 anni fa) sono stati progressivamente ricoperti di graffiti e in più occasioni in tanti hanno manifestato preoccupazione per lo stato di degrado in cui versa quest’angolo di Carpi, ad un passo dalla biblioteca multimediale Loria e dal Palazzo dei Pio.
Nell’agosto scorso i vigili del fuoco avevano dovuto compiere un intervento sulla copertura del Supercinema 70, danneggiata da una tempesta di vento. Il centrodestra aveva proposto nella primavera scorsa, in occasione della campagna elettorale per le amministrative che venisse realizzato qui un parcheggio multipiano a prezzi concorrenziali.
Il perito incaricato dal tribunale ha scritto che “la struttura portante è probabilmente conservabile mentre a causa del sisma del 2012 hanno subito gravi danni le strutture secondarie come controsoffitti, divisorie ed impianti, con conseguenti interventi di ripristino economicamente importanti. È evidente dunque che non vi è interesse economico nella ricostruzione dell’esistente quanto ad una ricostruzione ex-novo”. E pensare che al momento della sua inaugurazione il Supercinema 70 era considerato all’avanguardia, in confronto ad altre sale cittadine come il Fanti o il Modernissimo, adorne di fregi liberty e decisamente meno capienti. Divenne anche protagonista di una scena di un famoso film, Radio Freccia di Luciano Ligabue: il cinema di fronte al quale Freccia (interpretato da Stefano Accorsi) ruba un’auto è proprio l’ex Supercinema 70, all’epoca delle riprese (1998) ancora in funzione.
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