Come cambiano gli sgravi fiscali Superbonus 2025? L’articolo 8 del disegno di Legge di Bilancio 2025 cambia ancora il Superbonus e introduce nuove restrizioni.
Il Superbonus è un incentivo introdotto nel 2020 (con la percentuale del 110% scesa al 90% del 2023) per promuovere l’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismico negli edifici. A partire dal 2023, il Superbonus subisce alcune modifiche, passando al 90% per la maggior parte dei casi, mentre nel 2024 la percentuale è ulteriormente ridotta al 70%, ma soprattutto veiene ristretta la platea dei beneficiari.
Per il 2025 la percentuale di detrazione riconosciuta scende al 65%, resta la possibilità di ottenere il beneficio con il recupero di almeno due classi energetiche, ancora esclusa la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. Soprattutto vi è un’ulteriore restrizione dei beneficiari.
In questa guida analizziamo le novità, i requisiti e come funziona il Superbonus nel 2025.
Cos’è il Superbonus 110% e come cambia nel 2025
Il Superbonus per i lavori effettuati dal 1° gennaio cambia.
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio nel 2020, prevede una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficientamento energetico, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. Non così invece la Legge di Bilancio per il 2024 e la Legge di Bilancio 2025 che, invece, riducono drasticamente la possibilità di uso di questo strumento.
Ecco il Superbonus 2025, le percentuali, i lavori ammessi e i potenziali beneficiari.
Cosa cambia nel 2025: dal Superbonus 110% al 65%
A partire dal 1° gennaio 2025 la percentuale di detrazione fiscale fruibile per le ristrutturazioni edilizie che consentono di ottenere il recupero di almeno 2 classi energetiche scendono al 65%. Esclusa la possibilità di ottenere la cessione del credito e lo sconto in fattura. Soprattutto è drasticamente ridotta la platea dei potenziali beneficiari.
Con la Legge di Bilancio 2025 sono infatti introdotti ulteriori limiti e condizioni.
Per le spese sostenute nell’anno 2025 la detrazione del 65% spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024:
- per edifici diversi dai condomini risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- per gli interventi effettuati nei condomini risulti adottata la delibera assembleare e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- per gli immobili per i quali è prevista demolizione e successiva ricostruzione, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Ne consegue che chi oggi sta pensando di iniziare i lavori, ma non ha ancora effettuato alcun atto preliminare, non può accedere al Superbonus che risulta, quindi, una misura a esaurimento.
La lettera “b” del comma 3 precisa, inoltre, che per i lavori eseguiti nel 2023 il contribuente può esercitare l’opzione per fruire delle detrazioni fiscali in 10 anni, invece di 4 anni. L’opzione è irrevocabile e si esercita tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo di imposta 2023 da presentare entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024.
Per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2024 la detrazione è fruibile solo in 10 anni, quindi gli importi riconosciuti si portano in detrazione in 10 rate annuali di uguale importo. La misura agevola chi ha una ridotta capienza fiscale, ma può creare disagi a chi vuole rientrare della spesa anticipata in un breve lasso di tempo.
Ricordiamo che per i lavori eseguiti nel 2024 la percentuale di detrazione fiscale è al 70%.
Per il 2026 e il 2027 non è prevista la possibilità di avvalersi del Superbonus.
Interventi agevolati e requisiti per il Superbonus
Il Superbonus 65% nel 2025 copre una vasta gamma di interventi, tra cui:
- Interventi di efficientamento energetico (isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, installazione di impianti fotovoltaici, ecc.);
- Interventi di consolidamento statico o riduzione del rischio sismico;
- Interventi di ristrutturazione edilizia.
Per accedere al Superbonus, è necessario che l’edificio oggetto degli interventi ottenga un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Come richiedere il Superbonus
Per richiedere il Superbonus 65% è necessario seguire le seguenti procedure:
- verificare che gli interventi previsti rientrino tra quelli agevolati dal Superbonus;
- richiedere una diagnosi energetica dell’edificio prima e dopo gli interventi;
- effettuare i lavori e conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute;
- presentare la dichiarazione dei redditi, indicando le spese sostenute e richiedendo la detrazione fiscale corrispondente.
FAQ sul Superbonus
In questa sezione, rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sul Superbonus 65%.
Chi può usufruire del Superbonus nel 2025
Il Superbonus nel 2025, può essere fruito esclusivamente dai condomini e su immobili composti da due a quattro unità immobiliari anche appartenenti allo stesso proprietario. Possono accedere, inoltre, le strutture socio-sanitarie e assistenziali, Onlus, beneficiari localizzati nei crateri sismici.
Esclusa la possibilità di accesso per le villette unifamiliari.
Nel 2025 possono essere agevolati con il Superbonus (al 65%) soltanto gli interventi per i quali al 15 ottobre 2024 sia stata adottata la delibera assembleare e presentata la CILAS. se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, entro il 15 ottobre 2024 deve essere stato richiesto il titolo abilitativo.
Quando scade il Superbonus 65%?
Il Superbonus 65% scade il 31 dicembre 2025. Dal 2026 non sarà possibile fruire del Superbonus.
È possibile cumulare il Superbonus con altre detrazioni fiscali?
Sì, il Superbonus può essere cumulato con altre detrazioni fiscali previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia, efficienza energetica e riduzione del rischio sismico, purché non si superino i limiti di spesa stabiliti per ciascuna tipologia di intervento.
Alternative al Superbonus: Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus
Anche nel 2025 è possibile sfruttare alternative al Superbonus, in particolare il Bonus Ristrutturazioni (art 16 bis del Dpr 917/86.) e l’Ecobonus.
Per il 2025 il Bonus Ristrutturazioni è confermato al 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Per il 2026 e 2027 l’aliquota scende al 36% ma sempre su una spesa di 96.000 euro.
Le misure viste sono applicabili solo alle abitazioni principali, per gli altri immobili l’aliquota è al 36% per le spese sostenute nel 2025 e 30% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027, ma sempre su un tetto di spesa di 96.000 euro.
Ridotto drasticamente anche l’Ecobonus 2025, in questo caso per il 2025 trova applicazione l’aliquota del 50%, ma solo per le abitazioni principali. L’aliquota scende al 36% per le altre abitazioni.
L’aliquota del beneficio fiscale scende poi al 36% per le abitazioni principali per gli anni 2026 e 2027 e al 30% per le abitazioni diverse da quella principale.
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