Avrebbe pubblicizzato del pesce sul social media TikTok e poi lo avrebbe venduto abusivamente per strada. Nell’ambito dell’operazione e-fishing – che è ancora in corso in tutta Italia ed è condotta dalla guardia costiera – il personale della guardia costiera di Palermo ha sequestrato 545 chili di prodotti ittici privi delle informazioni obbligatorie sulla tracciabilità. Il provvedimento nasce da un’attività di monitoraggio dei social media: la guardia costiera ha notato l’attività social dell’uomo, che poi avrebbe venduto il pesce abusivamente per strada. La mancata tracciabilità – e quindi l’impossibilità di definirne l’origine – ha portato anche al rigetto a mare di 40 astici rinvenuti e considerati, a seguito di controlli da parte del personale sanitario, ancora vivi e vitali. Inoltre, in un’altra occasione, dopo un controllo in un centro di deposito la guardia costiera di Palermo ha sequestrato oltre 30 tonnellate di prodotto ittico scaduto.
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