Addio al bonus caldaie, a quello verde e al controverso Superbonus, arrivano nuove agevolazioni per gli elettrodomestici Made in Europe, torna il bonus bebè.
Per la casa la legge di Bilancio approvata in prima lettura prevede che per il sismabonus, come anche per l’ecobonus, la detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, che raggiungeva anche l’85% per alcuni interventi, dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36 per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 una altro taglio: 36% per la prima casa, 30 per le altre.
Niente più agevolazioni per le caldaie a gas.
Il bonus ristrutturazioni resta al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto scende al 36%, con tetto di spesa a 48.000 euro. Aliquote ridotte come per l’ecobonus nel 2026 e 2027.
Confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa a 5.000 euro, se si ristruttura.
Tra le novità, il contributo per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa pari al 30% del costo, fino a un massimo di 100 euro per acquisto. Per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro si sale a 200 euro.
Torna il bonus bebè, mille euro, ma solo per i redditi entro la soglia Isee di 40 mila euro.
Nella stessa fascia di reddito viene esteso a tutti il bonus nido, prima limitato a chi aveva un altro figlio sotto i 10 anni. L’importo massimo resta di 3.600 euro.
Le famiglie con redditi Isee al di sotto dei 15 mila euro, e figli tra i 6 e i 14 anni, potranno chiedere contributi alle spese per lo sport e altre attività ricreative.
Confermato il bonus psicologo.
Per agevolare l’accesso ai bonus da quest’anno l’Isee non include più l’assegno unico familiare.
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