Tortona sbanca Pistoia trascinata da Vital e Kuhse che non dovevano giocare #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Dopo la doccia fredda di Manresa in Champions League, la Bertram Derthona ritorna al successo contro Pistoia, tenendo viva la possibilità di qualificarsi alla Final Eight di Coppa Italia.

Tortona recupera in tempo Kuhse e Vital, inseriti in un quintetto base che impatta più che discretamente il match.

La cronaca del match

Il tiro da tre (con percentuali collettive che toccano il 67% dopo i primi 10′) rimedia a qualche errore di troppo dentro l’area, in generale si contestano il grosso delle conclusioni tentate dagli avversari (eccetto per le bordate dall’arco di Forrest) e la transizione in direzione opposta risulta abbastanza fluida.

Altre bombe di Vital sembrano poter bastare per attutire un momento di calo in avvicinamento al secondo quarto, ma Pistoia è in crescente fiducia e Tortona fatica ad adeguarsi al cambio di passo locale, innescato dalle penetrazioni eleganti di Paschall e sostenuto da una migliore disposizione difensiva a zona.

I leoni attaccano con minore dinamismo e maggiori imprecisione e prevedibilità nelle loro iniziative, peccano di difettose rotazioni difensive e, sull’ennesima tripla a bersaglio di Forrest, finiscono all’inseguimento nel parziale. Uno sviluppo della partita in linea con l’inerzia sempre più in controllo dell’Estra, la Bertram vede così vicino il baratro del +10 ma lo prende come spinta per ridestarsi e andare all’intervallo sulla cresta dell’onda. Le acque tornano a sospingere la causa tortonese grazie alla ristabilita «connection» tra Kuhse e Kamagate, le triple entrano (53% su 19 tentativi alla sosta lunga) e i bianconeri sono in controllo, sebbene il +6 sia uno scarto che non può far star tranquilli con una Pistoia a cui basta poco per accendersi.

La ripresa: emergono i limiti di Pistoia

Per fortuna, dopo la pausa, emergono i limiti dei toscani e le qualità dei leoni, su tutti Kamagate, Vital e un redivivo Strautins. Con un rendimento lineare in entrambe le fasi di gioco, Tortona pare poter porre le basi per una gestione del risultato relativamente priva di affanni. Il tempo di pensarlo e la truppa di coach Markovski, nonostante le pene patite a rimbalzo, si riporta sul -4 con occasionali vampate di Paschall e Forrest.

È l’ennesimo finale batticuore: Vital prova a tenere calmo il polso con i suoi canestri, Pistoia soffre poi la difesa a zona ospite accumulando ingenue palle perse. L’ultima fiammata locale (-4 a meno di un minuto dalla sirena) limita solo l’entità del passivo.