Olbia Nei giorni scorsi i carabinieri del reparto territoriale di Olbia hanno eseguito due misure restrittive nei confronti di due giovani, un maggiorenne e un minorenne, su disposizione della Procura presso il Tribunale dei minori di Sassari. I due sono accusati di essere i responsabili di un agguato nei confronti di una famiglia olbiese. Secondo gli investigatori, infatti, sarebbero loro gli autori della sparatoria avvenuta in località Berchiddeddu lo scorso mese di luglio.
I pallettoni avevano oltrepassato il portone di ingresso della casa e si era conficcati nel muro del salone, sfiorando gli abitanti della casa che in quel momento erano sdraiati sul divano. Le indagini per risalire al raid erano partite immediatamente. Il fucile, con matricola abrasa e ancora carico con le cartucce esplose, è stato rinvenuto dietro casa di uno dei due giovani. Inoltre, i carabinieri hanno raccolto numerosi elementi a carico dei due: hanno tracciato il posizionamento dei loro smartphone, hanno rinvenuto munizioni compatibili con quelle utilizzate nel raid e anche l’esito dello stub test effettuato il giorno stesso del raid ha dato esito positivo per uno due due arrestati. E ancora, durante la perquisizione gli inquirenti hanno trovato dei passamontagna e munizioni a salve.
Il 23 dicembre si sono svolti gli interrogatori di garanzia, a seguito dei quali sono state confermate entrambe le misure restrittive.
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