“La nostra unità e la nostra amicizia
ci consentono di guardare e affrontare senza timore i problemi e
le sfide di questo tempo. Il 2024 verrà ricordato come un altro
anno di guerra. La guerra in Ucraina ormai ha la stessa durata
della prima guerra mondiale per l’Italia, e in Medio Oriente lo
scenario è cupo. Il vile attacco terrorista del 7 Ottobre 2023,
la reazione di Israele, hanno creato nuova insicurezza. Siamo
preoccupati per la sorte dei bambini in guerra ma anche per una
nuova possibile ondata di antisemitismo. Preghiamo per la pace
in questo Natale: che il Signore che viene nel mondo conceda
pace”. Lo ha detto l’arcivescovo di Foggia-Bovino, monsignor
Giorgio Ferretti, in occasione dello scambio di auguri con le
autorità.
“Anche nella nostra terra – ha aggiunto – non mancano i
problemi, ma io sento un desiderio crescente di riscatto tra di
noi e nella gente. Certo vi è il pericolo di uno scollamento tra
il popolo e le istituzioni. Gli accadimenti dei mesi scorsi
all’ospedale Riuniti (aggressioni ai medici da parte dei parenti
dei pazienti, ndr) mostrano come la sfiducia verso medici,
insegnanti, amministratori, istituzioni, sia un cancro
pericolosissimo che si può combattere solo con il nostro attento
impegno”.
“Purtroppo – ha proseguito l’arcivescovo – al di sotto della
Capitanata è ancora presente una tossicità, una atavica
sub-cultura mafiosa del fare per sé, del prevaricare i deboli
quando possibile e ossequiare i potenti. Giustificata in parte
da passati comportamenti deprecabili della politica, una
concezione di vita
da ‘furbo’ erode la convivenza e ostacola lo sviluppo della
nostra società”.
L’arcivescovo ha poi sottolineato che “il caporalato, una
vergogna antica di questa terra, si rinnova nello sfruttamento
di chi è emigrato e cerca onestamente un futuro migliore”. “Lo
sfruttamento e la schiavitù – ha concluso – sono inaccettabili
nel terzo millennio e vanno combattuti con estrema
determinazione”.
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