La caduta delle griffe frena il tessile di Como #finsubito prestito immediato

«Vedo più una crisi strutturale che non ciclica, con un eccesso sistematico di offerta – spiega Francesco Gentili, ad di Gentili e Mosconi (200 addetti, 50 milioni di ricavi) – e questo è un momento davvero pericoloso di grande carenza di lavoro, Como è in difficoltà. Per noi il calo finora è del 15% e sul mercato non vedo grandi svolte a breve, neppure nel primo semestre 2025. Anche noi abbiamo fatto richiesta di Cig, al momento però non utilizzata. Come reagire? Investendo in ricerca e sostenibilità e stando uniti per tenere insieme questa filiera, un valore da preservare».

Filiera da oltre 1000 aziende, che danno lavoro a 14mila addetti, impegnati nelle attività di lavorazione e nobilitazione dei tessuti, con una posizione di leadership a livello globale per la seta. Seta comasca che infatti copre l’80% delle produzioni europee in questo ambito.

«Sento più aziende della zona che fanno cassa integrazione il lunedì o il venerdì – spiega Laura Sofia Clerici di Teseo, 50 addetti, 7 milioni di ricavi (e presidente dell’Ufficio Italiano Seta) – e davanti a noi vedo ancora un anno difficile. Noi chiuderemo sui livelli del 2023, che però non era stato un anno positivo. Ad ogni modo, realizzando tessuti “classici”, forse soffriamo meno i fenomeni di stagionalità. Per noi i lotti medi degli ordini da parte delle griffe si stanno riducendo e questo è il risultato dell’incertezza che si vede su più mercati, a cui forse si aggiunge una fase di transizione legata al turnover nel ruolo dei direttori creativi avvenuto in più realtà».

Volumi in calo ben visibili nei dati del primo semestre, con un quasi raddoppio di aziende che fanno richiesta di Cassa Integrazione Ordinaria (50, dalle 30 del primo semestre 2023), per un numero di dipendenti coinvolti che sale da 1200 a 2200. Dati peggiorati con il passare dei mesi……………….

Guardando in generale alle ore utilizzate per impresa registrata, tenendo conto quindi della popolazione imprenditoriale del territorio, Como risulta tra le province più colpita dalla crisi, con una crescita della Cig del 35% rispetto ai primi nove mesi del 2023 e una richiesta media di 131 ore per impresa registrata, in totale oltre sei milioni di ore.