Si è tenuto a Sinnai, nella sede della Fondazione Polisolidale, il secondo incontro mirato all’istituzione della “Casa della Comunità” che sarà ospitata nel caseggiato delle ex elementari di via D’Arborea.
Il presidio prevede la presenza di sanitari di medicina generale 24 ore su 24, di pediatri di libera scelta , di infermieri di comunità, l’ostetricia di comunità, oltre a vari servizi specialistici.
I servizi saranno erogati direttamente dal servizio sanitario e anche da altri attori come Enti Locali, farmacie dei servizi e di Comunità, reti sociali e di volontariato appartenenti al Terzo Settore.
La casa della comunità così intesa, diventa, secondo i programmi, il luogo nel quale si organizza e ricompone l’insieme dei servizi e delle attività offerte da tutti gli attori che si prendono cura della salute delle persone e della Comunità nel suo territorio di riferimento.
I lavori sono stati coordinati dalla sindaca di Sinnai, presidente della Polisolidale, Barbara Pusceddu. Col direttore generale della stessa Polisolidale, Antonello Caria, sono intervenuti i dirigenti del sistema sanitario regionale Gianni Salis, Direttore del Dipartimento Integrazione Territorio Ospedale della ASL di Cagliari, Pier Paolo Patteri, direttore facente funzioni del distretto sociosanitario Quartu-Parteolla, Rita Massa, Coordinatrice dipartimentale Assistenza primaria ASL Cagliari, Roberto Demontis, assessore alla salute del Comune di Sinnai, Marzia Ravazzini, responsabile laboratorio nazionale sulle case della comunità Prima la Comunità, Renato Ancillotti e Stefano Pitzalis, operatori di distretto socio sanitario.
Per l’Assessorato regionale alla Sanita della Regione Sardegna ha presenziato Rosa Canu, consulente dell’Assessore Bartolazzi. La Presidente Barbara Pusceddu nel chiudere l’insontro, ha sottolineato «l’esigenza di avviare subito i cantieri relativi alle strutture previste nel territorio che dovranno ospitare la parte sanitaria dei servizi previsti per le Case della Comunità, ponendo attenzione particolare alla coerente attuazione dei servizi nei comuni soci della Fondazione, Maracalagonis e Burcei ma nel più ampio bacino a cui dovrà rivolgersi la Casa della Comunità».
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