Ē ancora la discontinuità a condannare la BCC Tecbus impegnata a Tricase, nel leccese, contro la Aurispa Links per la vita di Lecce.
Finisce 3-2 (19-25, 25-19, 26-28, 25-19, 15-8) nell’undicesima giornata del campionato nazionale di volley maschile di serie A3, girone blu, ultima di andata.
Due volte avanti, si fa raggiungere e superare al tiebreak ed è la stessa cosa accaduta negli altri tre incontri chiusi al tiebreak, tre fuori casa (a Gioia, a Modica, questo a Lecce) ed uno in casa contro il Napoli. Non manca il coraggio e l’aggressività, manca la zampata finale. Manca nei finali di gara la freddezza necessaria a controllare il set nei momenti in cui l’avversario reagisce.
Sappiamo quello che manca e lo sanno anche i protagonisti, ma purtroppo sappiamo anche che ciò che manca non si può costruire in allenamento, si acquisisce con l’esperienza sul campo, partita dopo partita.
Il girone di andata si chiude con la squadra in terzultima posizione e 10 punti in classifica, con due vittorie ed otto sconfitte. Il girone di ritorno comincerà con la giornata di riposo (il 26/12) e proseguirà con il derby casalingo contro Gioia del Colle il 29 dicembre al Palagrotte, bisogna tornare a vincere.
Mister Cavalera per il Lecce schiera Penna (top scorer con 26 punti) opposto a Fabroni (3), Ferrini e Iannaccone (13) laterali, Deserio (18) e Maletto (10) al centro, Cappio libero. Mazzone (14) dal secondo set per Ferrini, entrato anche Alba, non entrati Colaci, Omaggi, Coppa, Bleve e Cimmino.
Giuseppe Barbone risponde con Casaro (23) opposto a Cappadona (2), Meschiari (25) e Carta (11) schiacciatori, Marra (12) e Ciccolella (4) al centro, Guadagnini libero per le fasi di ricezione e Guglielmi per le fasi di difesa. Entrati Russo (1) e Renzo (1), non entrati Mondello, Bux, Di Donato e Iervolino.
E’ la BCC ad interrompere l’equilibrio iniziale (5-9) sbagliando meno e mostrando maggiore concretezza. Lecce recupera (9-10), ma va di nuovo sotto (10-16). Cappadona distribuisce bene e mantiene a distanza gli avversari fino al 19-25 di Casaro.
Mazzone sostituisce Ferrini nel Lecce ed arriva l’attesa reazione (5-3, poi 8-6) e si scambiano i ruoli. I salentini sempre in vantaggio di qualche punto (16-12), i gialloblu all’inseguimento (18-16). Qui l’Aurispa ingrana la marcia giusta (21-16) e controlla fino al 25-19 finale che ristabilisce la parità.
Il terzo set è di quelli da ricordare. Avanti i padroni di casa (9-4), la BCC insegue e raggiunge il pari a 11. Si procede appaiati fino al 17-17. Marra e Meschiari per il break che porta al 20-24. Qui inizia un finale poco adatto ai deboli di cuore. Sembra fatta per la BCC, ma Lecce sul filo di lana recupera e sorpassa (25-24). La successiva schiacciata di Casaro viene data fuori, il pubblico esulta ma il video check smentisce (25-25). Poi si invertono ancora le parti: c’è un ace di Cappadona per il 25-26, poi un tiro chiamato out al Lecce, ma anche questo viene smentito dalla tecnologia, è 26-26. I salentini battono fuori (26-27), quindi c’è una murata di Casaro destinata out, ma toccata involontariamente dallo schiacciatore leccese. E’ 26-28.
Prosegue la battaglia anche nel quarto decisivo parziale. Un po’ meglio i leccesi (9-6, poi 11-9 ed ancora 14-9 e 15-13). Anche stavolta, come nel secondo set, è Lecce che spinge nel finale (21-16) e chiude (25-19).
Il tiebreak è giusto per come è andata la gara ed è anche equilibrato ma solo fino al 4 pari. Poi due errori BCC propiziano il 7-5 ed infine è il micidiale muro leccese a vanificare gli ultimi tentativi della BCC fino al 15-8.
Le statistiche di fine match evidenziano le differenze tra le due squadre che hanno attaccato e ricevuto con percentuali simili: più muri (11 contro 6); meno errori in ricezione ed attacco per i leccesi (14 contro 19); sempre per il Lecce, un ace in più (7 contro 6) e meno errori al servizio (9 contro 13).
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