Un inizio stagione con pochi picchi, poi lo stop: Michal Sokolowski è quella pedina fondamentale che è mancata e sta mancando a una Dinamo Sassari che sta ancora vivendo una sorta di limbo in campionato, con le due sconfitte nel secondo round di FIBA Europe Cup che complicano il cammino verso le fasi a eliminazione diretta: rotazioni corte e il non poter puntare sulle qualità indiscusse dell’MVP dell’ultima Final Eight di Coppa Italia con Napoli hanno fatto sì che Nenad Markovic si sia dovuto adattare alla situazione, non sempre con successo.
Aspettative
“Sokolowski è un giocatore su cui abbiamo puntato immediatamente, non è stato facile, ha disputato una grande stagione con Napoli, siamo orgogliosi che abbia scelto Sassari e che possa essere un perno su cui ricostruire il gruppo”. Il General Manager Federico Pasquini presentava così l’arrivo del nazionale polacco il 31 maggio scorso, terzo colpo di una Dinamo Sassari che aveva già annunciato l’arrivo dell’asse play-pivot Bibbins-Halilovic. Un giocatore di sistema, collante tra lunghi e piccoli con grandi qualità al tiro e utile in difesa, con la possibilità di reggere ogni cambio difensivo: le caratteristiche messe in mostra con la Ge.Vi Napoli, avevano fatto gridare al colpo di mercato con Sokolowski che aveva però steccato più di qualche uscita in campionato prima dell’infortunio. Eppure le premesse erano state più che buone, con l’exploit della sconfitta casalinga contro Scafati, fin qui il grande rimpianto stagionale del Banco di Sardegna oltre all’eliminazione al qualifying round della Champions League: contro i gialloblù dell’allora coach Nicola, Sokolowski, oltre al buon contributo difensivo, aveva messo a referto un trentello tirando con il 71% da oltre l’arco, cifre non sufficienti però a evitare il ko contro i campani che ha messo in salita subito le speranze di Final Eight biancoblù. Da quella gara il classe 1992 non si è più ripetuto su quei livelli, se si esclude il ko contro Brescia dove si era reso protagonista del tentativo di rimonta sassarese dopo che i suoi erano precipitati oltre i 20 punti di svantaggio. Un rendimento che aveva portato Markovic a cambiare lo starting five nelle prime gare di novembre, sfruttando l’esplosione di Veronesi e tentando di mettere in ritmo Sokolowski dalla panchina: un esperimento a livello di contributo realizzativo che non aveva sortito gli effetti sperati con 6,5 punti di media contro Tortona, Pistoia e Bologna, partite che avevano anticipato la sosta nazionali di novembre.
Maledetta sosta
La convocazione in nazionale con la Polonia ha complicato ulteriormente la stagione di Sokolowski, con un infortunio al piede che lo costringerà allo stop: un problema fisico che sulle prime non sembrava così grave, ma che in realtà lo costringerà all’intervento chirurgico. “Dovrà operarsi, non so i tempi e non so i dottori ancora quanto pensano debba stare fuori– le parole di coach Markovic nella conferenza stampa pre-Treviso-. Ha un infortunio abbastanza comune, ma non so quando potrà tornare a disposizione. Valuteremo bene la situazione per capire se dobbiamo tornare sul mercato che è aperto. Io non sono un allenatore che vuole prendere un giocatore tanto per, se acquistiamo qualcuno deve essere un ragazzo che ci dà una mano”. Dichiarazioni che hanno aperto di nuovo il tema mercato in casa Dinamo Sassari, argomento che non si è mai veramente acceso durante questi mesi nonostante le voci sulla guardia canadese Hanlan, nome che sembrerebbe accantonato con Fobbs e Bibbins in nettissima ripresa e sempre più convincenti. Le parole di Markovic non fanno intendere una pescata dal mercato al buio, con la paura di un investimento sbagliato che possa anche stravolgere alcuni equilibri che sembrano consolidati: coach e GM valuteranno bene eventuali occasioni in un mercato quello cestistico sempre aperto e fluido, con un inserimento nello spot di 3 che vada a ricalcare le caratteristiche di Sokolowski o l’ipotesi di ricercare un profilo magari più atletico, per tamponare alle mancanze a rimbalzo emerse soprattutto nelle ultime uscite biancoblù. Per la prossima delicata partita contro la Vanoli Cremona dell’ex Cavina il Banco di Sardegna sfrutterà l’assetto mostrato contro Treviso, in una gara che riveste una certa importanza nella stagione fin qui ancora a metà del guado, tra le speranze playoff e i timori di essere risucchiati nella lotta per non retrocedere. Il mercato, con un incontro così decisivo alle porte, sembra poter attendere ma con un gennaio zeppo di impegni tra campionato e coppa un innesto potrebbe essere più che auspicabile se i tempi di recupero di Sokolowski saranno lunghi.
Matteo Porcu
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