Buoni fruttiferi postali per bambini: importante comunicazione di Poste italiane per il 2025. Ma si tratta di un passaggio non proprio piacevole e vantaggioso. Ecco di cosa si tratta
I buoni fruttiferi postali hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per le famiglie italiane, un simbolo di sicurezza e progettualità. Da generazioni e generazioni, del resto, nonni e genitori hanno scelto questi strumenti per garantire un futuro ai più piccoli, accumulando risparmi in modo semplice e accessibile. Non è un caso che nonostante banche sempre più diffuse questi strumenti abbiano attraversato secoli e sono ancora oggi un riferimento assoluto: restano l’ideale per le famiglie che non vogliono azzardare ma mettere da parte con saggezza e ritrovandosi un plus contenuto ma garantito domani.
Ed è proprio per questo che tra i prodotti più amati ci sono i buoni fruttiferi dedicati ai minori, i quali spiccano non solo perché sono i più remunerativi ma in quanto simbolo assoluto di un gesto di amore e lungimiranza. Sono migliaia gli italiani che hanno giovato di questa situazione: un regalo dei nonni, quando nemmeno erano senzienti, che si è trasformato in un capitale futuro per la prima auto, per viaggiare o per mettersi in propria che sia casa o lavoro con un’attività.
Si tratta di un impegno di 18 anni, fino alla maggior età del bambino che da maggiorenne potrà poi riscattarlo, ma ci sono soluzioni anche molto più rapide per chi non ha di queste esigenze come quelli dalla durata di 4 anni per esempio. E proprio in questi giorni, a tal proposito, vi è una novità introdotta da Poste Italiane che sta facendo incuriosire i risparmiatori più attenti.
C’è un nuovo buono postale per il 2025
Poste Italiane ha infatti annunciato il lancio del nuovo Buono Prenota e Rinnova, un prodotto pensato per chi ha un buono fruttifero in scadenza nei prossimi 30 giorni. E’ un’opzione di investimento a quattro anni che combina semplicità e flessibilità. Gli interessi – come tutti del resto – maturano alla scadenza, offrendo una visione chiara e senza sorprese. La sottoscrizione avviene esclusivamente in forma dematerializzata, adattandosi a un contesto sempre più digitale. Inoltre, si può richiedere il rimborso in qualsiasi momento, garantendo il recupero del capitale investito, mentre gli interessi vengono riconosciuti solo alla scadenza.
Un aspetto interessante è l’assenza di costi per sottoscrizione e rimborso (fatta eccezione per gli oneri fiscali). Dal punto di vista fiscale, i buoni fruttiferi postali beneficiano di un’imposta agevolata del 12,50% sugli interessi, rendendoli competitivi rispetto ad altre forme di risparmio. Con un rendimento lordo del 2%, un investimento di 4000€ restituirebbe 4.288,51€ al termine dei quattro anni. Crescita lenta per chi ha determinate esigenze ma piuttosto conveniente per chi ha il solo intento di tenere soldi fermi, al sicuro, e al contempo non che vadano deprezzandosi ma anzi che crescano seppur appunto lentamente.
Ma c’è la beffa per i buoni fruttiferi minori
Ma c’è una beffa a tal proposito. Ed emerge dalle condizioni illustrate si applicano al Buono Prenota e Rinnova, il quale vale per tutti i prodotti tranne due in particolare. Ovvero “Eccetto buoni dedicati ai minori di età e buoni 4 anni risparmiosemplice”, si legge infatti nelle specifiche. Significa quindi che le famiglie che hanno investito e anche parecchio nei buoni per i bambini non potranno rientrare in quest’agevolazione. Se qualcuno è ormai a ridosso del traguardo perché nel 2025 il proprio figlio compierà 18 anni, non potranno reinvestire quella somma importante maturata in questo nuovo strumento dalla durata quadriennale per far crescere ancor di più il tesoretto.
Chi ha investito in buoni dedicati ai minori e si trova ora escluso dalle nuove proposte di Poste Italiane ha comunque valide alternative, sia chiaro, ma a condizioni differenti e dove la crescita è minore o per la quale bisogna attendere più tempo. Si ricorda che chi invece volesse ritirare in anticipo il capitale investito in un buono per minori non potrà farlo se non tramite l’intervento di un giudice che autorizzi l’operazione, essendo un minore il proprietario del capitale in essere. E’ l’unico caso in cui non si possono prelevare i soldi di un buono in qualsiasi momento. Piuttosto quando i soldi vengono investiti restano vincolati fino a scadenza.
E occhio a questo buono in scadenza nel 2024
Nel frattempo, a proposito di buoni e investimenti a stretto giro anche minori ai 4 anni, Poste Italiane ha ricordato un’altra importante scadenza: il buono Premium dalla durata di 365 giorni, riservato ai titolari di libretto Postale con nuova liquidità, sarà disponibile solo fino al 30 dicembre. Dopo questa data, non sarà più sottoscrivibile, segnando la fine di un prodotto che aveva già vissuto un’alternanza tra introduzioni e sospensioni. Usufruendone entro la data in questione, invece, vi è modo per trarne i benefici per tutto il 2025 pur non essendo più disponibile per eventuali nuovi clienti.
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