Bergamo. L’operazione della Guardia Costiera denominata “e-Fishing”, condotta su scala nazionale, ha colpito anche Bergamo e la sua provincia. Nel corso dell’intervento sono state 2 le tonnellate di prodotti ittici sprovvisti di tracciabilità, o non in regola con le norme di etichettatura, con 22 sanzioni amministrative elevate per un totale di circa 42.500 euro, e 64 le ispezioni eseguite da parte della Direzione marittima di Venezia della Guardia Costiera, contro la pesca illegale e per tutelare il prodotto ittico made in Italy. Le attività della Direzione si sono svolte nell’ambito interregionale di competenza che riguarda Veneto, Trentino-Alto Adige, province di Bergamo, Brescia e Pordenone e parte della provincia di Udine.In particolare, nella provincia autonoma di Bolzano, all’interno di due esercizi di ristorazione etnica, è stata scoperta la vendita di pesce senza idonea etichettatura e informazioni minime di tracciabilità obbligatorie, portando al sequestro di circa 1,5 tonnellate di prodotti, successivamente distrutti, e a multe per 3mila euro, procedendo in un caso alla temporanea chiusura dell’esercizio commerciale per motivi igienico sanitari.
Bergamonews.it – Sequestrate 2 tonnellate di pesce illegale: controlli anche a Bergamo
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